Hollywood e quella mania di "sbiancare" i protagonisti delle storie orientali

A Hollywood va di moda prendere attori bianchi per ruoli "orientali". Matt Damon in The Great Wall l'ultimo caso

Hollywood e quella mania di "sbiancare" i protagonisti delle storie orientali

Prendete una storia ambienta in Cina. Toglietegli il protagonista dai lineamenti asiatici e sostituitelo con uno bianco. A Hollywood si chiama "whitewashing": è lo "sbiancamento" dei personaggi dei film basati su storie che hanno come protagonisti persone asiatiche. L'ultimo caso è The Great Wall, film sui misteri della muraglia cinese con protagonista l'americanissimo Matt Damon. La storia è basata su un racconto di Fran Kafka. Nella libro però, il protagonista è un cinese. La scelta della produzione di scritturare l'attore del Massachusetts è stata criticata dall'attrice americana di origine taiwanese Constance Wu.

"Bisogna smetterla di perpetrare il mito razzista per cui solo un uomo bianco può salvare il mondo", ha scritto su Twitter. "I nostri eroi non assomigliano a Matt Damon. Assomigliano a Malala, Ghandi e Mandela". Wu punta il dito contro il messaggio che viene comunicato in questo modo. "Quando realizzate film del genere voi affermate che la gente bianca è superiore alla gente di colore. Affermate che la gente di colore ha bisogno di essere salvata dai loro simili con la forza dei bianchi".

"Amiamo il nostro colore, la nostra cultura, le nostre storie. Non abbiamo bisogno di essere salvati da nulla", continua l'attrice. A chi dice che Matt Damon è stato scritturato per garantire un buon successo alla pellicola, Wu risponde: "Una grande star come protagonista non significa un successo assicurato. Perché non provare a fare di meglio? Se a un attore bianco è concesso un flop di tanto in tanto, perché lo stesso non accade agli attori di colore?".

Quella di scritturare attori occidentali ruoli "orientali" è una pratica piuttosto comune a Hollywood, che teme di disorientare il pubblico dandogli in pasto un film con protagonista un attore asiatico, persino se la storia è ambientata in Cina. Recentemente ci sono state polemiche simili per altri due film.

Nel film della Marvel "Doctor Strange" l'attrice Tilda Swinton interpreterà un personaggio che nei fumetti è tibetano. Stesso discorso in "Ghost in the Shell" dove Scarlett Johansson interpreta un personaggio che, nell'anime originale, è ovviamente orientale.

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