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I complottisti: "David Bowie? Ucciso dalle multinazionali"

I complottisti ne sono certi: dietro ai tumori ci sono le lobby che impongono una morte prematura. Tutto a vantaggio dell'Inps

I complottisti: "David Bowie? Ucciso dalle multinazionali"

David Bowie? Probabilmente è andato nello stesso posto dove si nascondono John Lennon, Elvis Priesley e Michael Jackson. O, meglio, lo hanno ucciso per non pagargli la pensione.

E stavolta non c'entra la gaffe delle agenzie che in un primo tempo hanno parlato di una bufala, ma piuttosto di chi non crede che l'artista sia morto davvero. A raccogliere i commenti più deliranti è la pagina "Protesi di complotto", che riporta alcune frasi postate sulla pagina del Fatto Quotidiano, ma che si ritrovano simili un po' ovunque. "C'è qualcosa che non va", insinua un certo Daniele, "sino a 20 anni fa si moriva di vecchiaia a 85 anni... adesso chi arriva a 85 anni è un miracolato..."

Quindi abbiamo ucciso David Bowie così da non dovergli pagare la pensione? Ma se sono ore che gioca a ping pong all'americana con Tesla ed Elvis all'autogrill di Nibiru Est!

Posted by Protesi di complotto on Lunedì 11 gennaio 2016

Eppure, aggiunge Giuliano, "i politici e i banchieri sono longevi". È chiaro quindi che "queste malattie in Italia siano tutte pianificate perché non possono pagare le pensioni". Tutto pianificato e imposto dalle multinazionali, ovviamente.

Cosa c'entri David Bowie con l'Inps non è dato sapere.

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