Cultura e Spettacoli

Muciaccia "vittima" di un Art Attack delle Iene: "Non mi presto a queste porcate"

Lo storico conduttore di Art Attack è diventato per la prima volta vittima di un suo attacco d'arte in tv, nel corso della nuova puntata de Le iene

Muciaccia "vittima" di un Art Attack delle Iene: "Non mi presto a queste porcate"

Nella nuova puntata de Le iene, trasmessa la scorsa domenica 10 novembre, è andato in onda lo scherzo organizzato ai danni di Giovanni Muciaccia, storico conduttore del programma per bambini Art Attack. E proprio di un nuovo attacco d'arte è diventato vittima Muciaccia. L'artista è apparso visibilmente adirato per quanto subìto durante lo scherzo de Le iene, tanto da arrivare a palesare la voglia di denunciare tutto alle forze dell'ordine. Tutto era partito da un invito destinato via e-mail alla moglie e manager Chiara (complice de Le iene, ndr), in cui una fantomatica onlus proponeva indirettamente a Giovanni Muciaccia di realizzare i calchi in gesso delle sue mani, da vendere a un'asta a scopo benefico. E l'artista si è recato in laboratorio nel giorno prestabilito. Degli esperti d'arte, anche loro complici de Le iene, hanno fatto in modo che le mani di Muciaccia restassero incollate in due secchi colmi di gesso, che quest'ultimo avrebbe usato per dare vita alla sua opera benefica.

Il conduttore di Art Attack, non a caso, non riesce a liberare le mani dai secchi, dopo essersi prestato alla creazione dei calchi. E per la prima volta è in preda al panico in tv, dove si rivela vittima di un artista visionario di nome Nic. Questi vuole sottometterlo per farne il protagonista di una serie-web per bambini. Giovanni chiede aiuto a Nic in laboratorio, ma non sa che il collega artista non ha alcuna intenzione di liberarlo dal suo "attacco d'arte". A un certo punto Nic lascia Giovanni da solo e quest'ultimo, in assenza del collega, tenta invano di spaccare i suoi calchi battendo i secchi sul tavolo.Ma non riesce a liberarsi. Quindi si reca nella cantina della fabbrica di gesso, dove ritrova l'artista che intende tenerlo in ostaggio. Il pazzo visionario gli chiede di registrare una canzone per la sua serie-web dedicata ai bambini, dal ritornello:"Io sono Mansecchio, l'ho fatta nel secchio". "Io non mi presto a fare queste porcate", chiosa di tutta risposta Muciaccia. Ad un certo punto il folle gli indica l'altro personaggio pensato per la sua serie, Testadisecchio, il quale si presenta a Giovanni con la testa coperta da un secchio e il suo vero nome:"Mi chiamo Sergio, aiutami!". E a questo punto Giovanni si convince di essere una vittima del "disegno" di Nic. Perciò corre disperato verso il portone della fabbrica, che sa di non poter aprire. La vittima chiede aiuto in inglese -da dietro ai vetri del portone- a tutti i turisti di passaggio. Ma nessuno sembra volergli dare una mano. Fino a quando non arriva un benevolo passante, che gli apre il portone e lo libera.

Giovanni Muciaccia reagisce allo scherzo de Le iene

Giunto finalmente in strada, Giovanni entra in un bar dove chiede aiuto per chiamare i carabinieri. Ma nessuno crede che Giovanni sia realmente in cerca d'aiuto. Tutti pensano che sia un folle con le mani bloccate nei secchi. E proprio quando la speranza nutrita dall'artista, quella di liberarsi dei calchi, sembra ormai sfumata, irrompono in scena l'inviato de Le iene Nic Bello e la moglie Claudia, e gli comunicano che è vittima di uno scherzo.

"Non ce la faccio più a tenere questi affari, ti darei un cazzottone con sto secchio" esclama, infine, Muciaccia, rivolgendosi sfinito all'inviato accorso per liberargli le mani.

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