
Solite cose all'italiana. Un film viene prima vietato ai minori di 18 anni, poi dopo il clamore sui giornali, il verdetto viene ribaltato e addirittura la pellicola ottiene il visto totale. È successo a La bottega dei suicidi, film d'animazione realizzato per i bambini ma che da noi era stato giudicato non idoneo ai piccoli, dalla commissione di revisione cinematografica, a causa del pericolo di «atti emulativi», «perché il tema del suicidio è trattato con estrema leggerezza e facilità di esecuzione, come se fosse un atto ordinario o un servizio da vendere al dettaglio». Il distributore italiano, Sandro Parenzo, della Videa aveva minacciato di ritirare le copie dai cinema e non farlo più proiettare. Ieri è arrivata la notizia della revoca del divieto. Lo ha reso noto la Videa che ha fatto ricorso in appello nei confronti. Pertanto, il film, privo di qualsiasi divieto della censura, sarà regolarmente distribuito dal 28 dicembre e, in anteprima, da oggi al Cinema Fiamma di Roma.
Uscito in Francia con ottime critiche, il film di Patrice basato ovviamente tutto sull'ironia, è il primo film d'animazione dell'affermato regista ed è tratto dal divertente racconto Les magasin des Suicides di Jean Teulè. «Sono sotto shock in nessun altro paese questo film ha avuto divieti - aveva detto l'altro ieri il regista -. Ho una nipote di 8 anni e ho pensato a lei continuamente facendo il film, volevo piacesse anche a lei». Il film è una commedia, piena di humor, ma il tema, il suicidio, è evidentemente tabù.