"Interpreto una donna forte e resiliente". L'incontro con la protagonista di Moon Knight

Nel secondo episodio di Moon Knight, serie Marvel disponibile su Disney+, debutta il personaggio di Layla in un ruolo chiave e determinante per la storia. L'attrice, di origini arabe, ci confessa quanto sia stato grandioso essere protagonista in una comic-series

"Interpreto una donna forte e resiliente". L'incontro con la protagonista di Moon Knight

La Marvel è diventata una vero e proprio fenomeno di massa. Questo è un dato di fatto. La casa di produzione che ha portato i super-eroi dei fumetti sul grande schermo, ad oggi ha creato un universo in continua espansione, trovando un luogo accogliente sulla piattaforma streaming di Disney+. In poco meno di un anno, sono ben 5 le serie tv in live action che stanno imperversando anche in Italia. L’ultima in ordine di apparizione è quella di Moon Knight che, dal 30 aprile, con un episodio a settimana, sta coinvolgendo il pubblico in un viaggio mozzafiato tra i misteri dell’antico Egitto e gli abissi più profondi della mente umana.

Il Moon Knight del titolo è interpretato da un camaleontico Oscar Isaac. L’attore presta il suo volto a Steven Grant, un uomo che lavora in un negozio di souvenir e che soffre di un disturbo dissociativo dell’identità. Si trova a condividere il suo corpo (e i ricordi) con Marc Spector, un mercenario che è coinvolto in un mistero che riguarda le divinità egizie. Una serie che cattura l’attenzione grazie alla sua miscela di action e commedia. Al fianco di Oscar Isaac, non c’è solo Ethan Hawke nelle vesti del cattivissimo Arthur Harrow, ma dal secondo episodio si unisce anche May Calamawy che interpreta Layla El-Faoly. Per la giovane attrice americana (ma di origine arabe) si tratta di un ruolo chiave e necessario per sciogliere il mistero del legame tra Steven e Marc.

"La mia Layla è una donna forte ma resiliente"

May Calamawy a soli 36 anni è già un astro nascente di Hollywood. Con Moon Knight è al suo secondo ruolo da indiscussa protagonista, dopo alcune apparizioni da guest star in diversi crime drama. Orgogliosa di essere entrata nella grande famiglia della Marvel, abbiamo scambiato con lei quattro chiacchiere in una breve intervista in diretta con Londra. "Quello di Layla è un personaggio molto particolare – esordisce -. Lo descriverei come una donna forte, coraggiosa e resiliente. Una donna che non ha paura di mostrare le sue debolezze. È a tutto tondo. Nel secondo episodio, il pubblico conosce una Layla un po’ diffidente ma subito si entra in confidenza con lei. Non si può proprio fare a meno. Più la storia va avanti e più si riesce a comprendere il suo carattere così complesso".

"Grata di far parte della famiglia Marvel"

Un grande trampolino di lancio per la giovane May che recita in una serie Marvel dopo che per due stagioni ha partecipato alla brillante Ramy, serie comica (ancora inedita in Italia) che racconta di una famiglia musulmana trapiantata in America. E, da quel che sembra, per l’attrice è stato facile passare da un ruolo a un altro. "Recitare in una serie Marvel è stato un grande onore me. Se amo il mio personaggio? Certo, tantissimo – ammette -. Layla si trova costretta suo malgrado a fronteggiare una situazione non proprio facile, ma questa è stata la vera sfida. E’ capace di essere divertente ma anche forte e determinata”. Proprio per questo motivo è felice di essere stata scelta per una serie Marvel. “È una come se fosse una grande famiglia – rivela -. Sono grata di farne parte. Ho tanto rispetto dell’universo super-eroistico che è stato creato. Adoro come sia stato costruito un ponte tra cinema e piccolo schermo, e adoro il fatto che Layla sia stata scelta per entrare in questa grande famiglia".

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"Ciò che amo di più? La rappresentazione delle donne in tv"

In quanto donna, l’attrice ricopre un ruolo determinate per la storia di Moon Knight. Lo apprezza perché ha dato visibilità in tv alle donne di diversa etnia. "Oggi non si potrebbe immaginare un film o una serie tv senza parlare di diversità e di multietnicità. Questo, per me, è un fattore molto importante – rivela con fermezza -. In special modo, la Marvel è stata coraggiosa nel creare un mondo in cui tutti si possono identificare, sia i giovani che i meno giovani. Ciò che amo di più è l’importanza della rappresentazione delle donne. Oggi, molti show riescono a farlo in maniera decorosa. In pochi, però, riescono a centrare l’obbiettivo – continua -. La Marvel vince dove altri perdono perché racconta storie di donne semplici e per come dovrebbero essere. Non solo le donne comuni, ma anche quelle come me che non sono americane al 100%. E racconta questo mondo con autenticità".

"Ho imparato a recitare da Ethan Hawke e Oscar Isaac"

Durante l’intervista, May Calamawy ha più volte ripetuto che "non ho avuto molte difficoltà a passare da un ruolo comico come quello nella serie di Ramy a quello di Layla". Secondo il suo punto di vista ogni cosa è avvenuta con naturalezza. "In una commedia è tutto più immediato, tutto è più spontaneo. In Moon Knight, invece, c’è solo un lavoro più approfondito sul personaggio. Si pensa a lavorare sul look, sul tono di voce, sulle movenze del corpo". Tutto questo è stato possibile anche grazie alla bellissima atmosfera che si respirava sul set.

"Il set, quello fisico, è stato straordinario. Costruito nei minimi dettagli. Per un attore è molto importante o altrimenti anche il nostro lavoro sarebbe vano – racconta -. Quanto invece all’atmosfera che c’era sul set… è impossibile resistere al fascino di Oscar Isaac e Ethan Hawke. Sono cresciuta guardando i loro film e, all’inizio, ero un po’ intimorita. Avevano più esperienza di me e io, invece, sono solo al secondo ruolo importante in tv – rivela -. Poi, una volta che sono entrata in confidenza, si sono rivelate due persone splendide. Con me sono stati amorevoli. Era bello recitare insieme a loro.

C’era sempre una bella atmosfera tra di noi". Infine, sul suo futuro lavorativo dopo la fine di Moon Knight ammette: "Sarò impegnata nelle riprese della terza stagione di Ramy e per il resto vedremo cosa mi ha riservato il destino".

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