RomaA quarant'anni esatti dall'uscita del fortunato Late for the sky , Jackson Browne, sessantasei primavere portate con leggerezza, torna a proporsi al pubblico della musica pop. E lo fa con un album intimista ed elegante che mescola sonorità west-coast, ritmi caraibici e ballate folk tradizionali. Si intitola Standing in the breach e arriva nei negozi di dischi a pochi mesi di distanza da un cd tributo uscito all'inizio di quest'anno e dal titolo Looking into you con cover di prestigio tra cui quelle di Ben Harper, Bruce Springsteen e della virtuosa Joan Osborne che ha osato l'inosabile dando nuova vita proprio alla popolare Late for the sky . «Quando mi hanno annunciato l'uscita del disco ero in sala d'incisione - racconta Browne, a Roma per presentare il suo nuovo cd e per annunciare il prossimo tour italiano che partirà il prossimo 24 maggio da Roma -. E in quel momento ho avuto paura di non essere all'altezza di un simile omaggio». Il disco si apre con The birds of St. Marks . L'unica traccia che viene dal lontano passato. Jackson la compose quando era appena diciottenne durante un soggiorno a New York. Ritrovato il demo dopo molti anni, il cantautore l'ha inserita in questo lavoro che unisce ai suoi racconti struggenti e intensi di realtà e sentimenti, battaglie sociali come quella della difesa ambientale e contro l'ingerenza Usa nella politica degli altri Paesi. Un album, insomma, considerato dai critici americani tra i migliori della discografia di Browne, dove temi come l'incapacità di combattere la povertà ( Standing in the breach ), l'inquinamento marino ( If I could be anywhere ), e la corruzione politica ( Which side ), vengono raccontati da una prospettiva diretta e colloquiale. Rispetto agli anni dei suoi esordi, spiega, le cose sono cambiate solo apparentemente. «È vero, sono stato un elettore di Obama - racconta -, ma i tempi sono forse più duri di allora. Oggi tra democratici e repubblicani non c'è molta differenza. E i soldi condizionano troppo la politica e la democrazia.
Obama è forse il presidente più inclusivo che abbiamo avuto nell'ultimo quarto di secolo ma ha fatto troppo poco per la classe media e per l'assistenza sanitaria. E soprattutto è rimasto nel solco dei guerrafondai che l'hanno preceduto». Nel disco anche un omaggio a Woody Guthrie: Browne mette infatti in musica una lirica ( You know the night ) del celebre artista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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