James Bond strizza l'occhio al mondo gay

In pericolo la virilità di 007. In Skyfall, Javier Bardem torura (e cerca di sedurre) Daniel Craig

Si rivolta nella tomba Ian Fleming, il comandante della Marina britannica che ha creato il personaggio di James Bond: sotto l'obelisco di pietra a Sevenhampton, dove giace dal 1964, arriva voce di un Bond bi. Bisessuale, cioè, attratto non solo dalle bellissime Bond girl pronte a tutto, pur di strappare un bacio all'agente segreto più virile e attraente mai esistito, ma sedotto pure da un maschio platinato e un po' laido come Javier Bardem. Che in Skyfall, n.23 della serie e dal 31 sui nostri schermi, seduce Bond senza mezzi termini. «Che tipo di esercizi fai per questo?», sibila desideroso il villain Raoul Silva, ovvero Bardem mentre accarezza il petto muscoloso di Mr.Bond. Daniel Craig, seduto su una sedia di fronte al suo torturatore/seduttore, mani legate dietro la schiena e camicia aperta sul petto, si vedrà lisciare anche le cosce, durante la sexy-ricognizione dell'antagonista gay. Invece di fremere, 007 risponde: «Cosa ti fa pensare che sia la prima volta, per me?», assecondando le avances forse per farla franca, forse perché non disdegna tali attenzioni. Questa svolta omoerotica sta mettendo in subbuglio la rete, divisa intorno all'ennesimo cambiamento dell'icona maschile per eccellenza.
Ian Fleming, un flirt tra uomini non l'aveva previsto nella saga.Tuttavia, già in Casino Royale (2006) si gettavano le basi d'una gayzzazione dell'agente segreto M16: chi non ricorda la tortura omoerotica di Bond, massacrato nei gioielli per signora eppure goduto da quella sevizia, o il gesto femminile con cui si siede, sotto la doccia, vestito, accanto all'inconsolabile Vesper? Sotto la doccia il rimpianto Sean Connery, starring 007, era una furia e trattava le donne con galanteria e misoginia, non rispettandole molto (il che alle donne piace, anche se stentano ad ammetterlo). Ma ormai non siamo più ipocriti e sappiamo che un supermacho può avere i suoi dubbi di genere. Non siamo neanche ingenui, però: è stato Daniel Craig a spingere il pedale gay, per acchiappare la più vasta fetta di audience possibile e piacere sia alle donne che agli uomini. In tempo di crisi, tutto fa brodo. All'operazione di marketing non si è poi sottratto lo sceneggiatore di Skyfall, John Cogan, gay dichiarato e neanche il regista Sam Mendes ha avuto da ridire: diventando gay friendly, si guadagnerà un'etichetta comoda per lavorare a Hollywood.
Intanto, Craig mette le mani avanti. «Non vedo il mondo secondo divisioni sessuali. Bardem gay mi piace: può essere tutto e recita fino al limite. La nostra scena? È un grande flirt, un gioco a carte. Bardem non dimentica mai che fa la corte a James Bond. Sì, la scena mi fa ridere. Spero faccia ridere anche voi», ha dichiarato l'attore quarantaquattrenne al lancio anglosassone di Skyfall. A parte la scena, resta il fatto che le donne perdono mordente: non seducono, non sono pericolose e l'indossatrice Bérénice Marlohe interpreta una Sévérine più innocuamente graziosa che tentatrice. Una sola scena sotto la doccia pervenuta, tra l'altro.

E se Craig tira la volata al mondo gay, dichiarando che i machos gli sembrano ridicoli, Bardem, che sarà El Macho nel sequel di Cattivissimo me, si mette sulla difensiva. «Io gay? Fa parte del gioco, non è tutto il gioco. Il mio Silva vuole creare situazioni di disagio», spiega il marito di Penelope Cruz. Missione compiuta.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica