Jan Palach, torcia umana in difesa della libertà

Giorgia Tabbita

Era il 16 gennaio 1969, la Russia sovietica invadeva la Cecoslovacchia e uno studente universitario poco più che 20enne sceglieva di darsi fuoco come estremo atto di protesta in Piazza San Venceslao a Praga: Jan Palach, «la torcia nella notte» che voleva illuminare il processo di modernizzazione della Cecoslovacchia violentemente arrestato dai carrarmati dell'U.R.S.S. Cinquant'anni dopo, i significati di quel gesto diventano una graphic novel, la prima in Italia: Jan Palach. Praga 1969. Una torcia nella notte (Ferrogallico Editrice, in libreria dal 15 marzo) ripercorre la vita e il sacrificio della «torcia n.1»: non un suicidio, ma una dedica alla vita e un atto d'amore per la propria terra. «Basterebbe chiedere a quel giovanotto incontrato sotto casa a quale prezzo venderebbe la pelle per la libertà propria e della propria gente.

E lui vi risponderebbe che certamente morrebbe scrive Emanuele Ricucci nella prefazione ma solo per il diritto degli altri di possedere carnalmente la sua terra, i suoi confini, la sua assistenza, poiché è così che oggi si è parte del mondo civile».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica