Cultura e Spettacoli

Jennifer Lawrence: "I registi mi odiano"

Jennifer Lawrence ha una teoria sui registi con cui lavora: è convinta sia odiata perché in ogni sua pellicola è costretta a cantare, attività che non ama

Jennifer Lawrence: "I registi mi odiano"

Di recente è stata definita, in un episodio del telefilm "The Big Bang Theory", una primadonna. Ma lei assicura che i registi non la amino, anzi. Si tratta di Jennifer Lawrence, una giovane attrice che si è imposta al pubblico negli ultimi anni dapprima attraverso pellicole indipendenti d'autore, poi attraverso la saga di "Hunger Games", in cui era la protagonista Katniss Everdeen.

Adesso che si ritrova a lanciare la sua ultima opera, "Joy", Lawrence ripensa a quella che sta divenendo ormai una costante nei suoi film: le scene di canto. Pare che la bella Jennifer odi cantare, eppure in tutte le sceneggiature che interpreta c'è una scena del genere. Nel terzo film di "Hunger Games" canta "The Hanging Tree", che tuttavia è presente nel soggetto originale, tratto dai romanzi di Suzanne Collins. Ma la vincitrice dell'Oscar canta anche nel nuovo "Joy".

"Non ho mai mostrato - ha spiegato la venticinquenne - di pensare di poter cantare o che mi piacesse farlo. Ora sembra che debba continuare a farlo in ogni dannato film".

Nonostante il poco amore per il canto - in "Hunger Games" non è doppiata, sebbene di quella scena si sia parlato a lungo prima della realizzazione del terzo film - Jennifer Lawrence prova a immaginare delle possibili compagne di karaoke: una è la collega Emma Stone, che è diventata sua amica grazie a Woody Harrelson, e la cantante Adele, conosciuta attraverso amici comuni.

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