nostro inviato a Modena
Cinque anni senza Pavarotti. E venti da quando è andato in scena il primo «Pavarotti and Friends». C'è una luce vivida negli occhi di Nicoletta Mantovani quando parla della «Luciano's Friends», le tre ore di «concerto in memoria» presentato ieri sera a Modena da Fabio Fazio. Cast trasversale: da Jovanotti a Elisa, da Zucchero a Bocelli a Ennio Morricone fino a Jeff Beck, leggenda della chitarra dai tempi degli Yardbirds. E cambio dell'ultima ora: non c'era Montserrat Caballé, infortunata, ed è invece arrivato Giancarlo Giannini. Fra il pubblico, anche la sorella di Big Luciano, Gabriella, e Matteo Renzi. Prima i big hanno assistito all'esibizione di dieci giovani tenori. Poi sono saliti sul palco, cantando il repertorio proprio o altrui (bello il Jovanotti de Le tasche piene di sassi e lo Zucchero di God bless the child di Billie Holiday). Niente retorica, una celebrazione genuina. «Volevo una festa familiare» ha detto la Mantovani confessando di aver invitato anche Bono e Sting «che non sono riusciti a sfuggire a impegni già presi in precedenza perché Sting è in studio di registrazione e Bono non ha un giorno libero». L'atmosfera sul palco avrebbe convinto pure Big Luciano. «Mio marito ha saputo guardare avanti mescolando la lirica con la musica pop», ha spiegato la Mantovani, che ha assistito a parte del concerto con la figlia Alice, dieci anni a gennaio. Si sarà senz'altro emozionata anche lei quando Elisa ha iniziato Eppure sentire. E magari sarà rimasta disorientata mentre la chitarra di Jeff Beck stravolgeva con enfasi rock la Caruso di Lucio Dalla.
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