Cultura e Spettacoli

Jungle Cruise, quando Indiana Jones incontra i Pirati dei Caraibi

Con Jungle Cruise torna il grande cinema targato Disney. Avventura, adrenalina e colpi di scena fanno di questo film un vero blockbuster per tutte le età

Jungle Cruise, quando Indiana Jones incontra i Pirati dei Caraibi

Così come per I Pirati dei Caraibi anche Jungle Cruise, il lungometraggio targato Disney dal 28 luglio in tutte le sale cinematografiche e dal 30 luglio su Disney+ con accesso Vip, è tratto da una delle attrazioni più amate dei parchi Disney. Una divertente e adrenalinica corsa lungo il Rio delle Amazzoni alla ricerca di un antico albero con straordinarie capacità curative, in grado di cambiare il futuro della medicina. Oltre agli effetti speciali, i luoghi da sogno e quel gusto per l’avventura di cui la Disney è maestra, è la chimica dei due protagonisti Dwayne Johnson (nei panni dello spericolato capitano Frank Wolff) ed Emily Blunt (la ricercatrice Lily Houghton) a creare la magia della pellicola.

Vera rivelazione anche Jesse Plemons nei panni del ricco Principe Joachim, anche lui alla ricerca dell’antico reperto. Insomma, un action movie pieno di divertimento e colpi di scena, proprio come la giostra dei parchi Disney a cui si ispira. Due ore e trentotto minuti (forse l’unica pecca del film) di adrenalina pura, che parte da Londra, per poi spostarsi nelle impervie acque lungo il Rio delle Amazzoni. Un blockbuster che è quasi un ritorno al passato, quando La Mummia o All’Inseguimento della pietra Verde tenevano incollati i telespettatori allo schermo. Un po’ per rendere l’idea, come se Indiana Jones incontrasse I Pirati dei Caraibi dando quella sensazione di qualcosa di già visto, ma allo stesso modo incredibilmente coinvolgente. Merito anche della regia di Jaume Collet-Serra, le cui radici horror delizieranno i fan nelle parti più tenebrose e immancabili del film.

La lunga gestazione

Il film doveva essere distribuito nel 2020, ma come successo per altre pellicole molto attese è stato poi rimandata a causa della pandemia. Ma è molto prima, addirittura nel 2006, che alla Disney si era pensato di produrre questa pellicola. Nel 2007 dovevano essere Tom Hanks e Tim Allen ad avere i ruoli dei due protagonisti, escludendo quindi la presenza femminile. Questa versione girò per gli studios fino al 2011, ma alla fine non vide mai la luce. È nel 2015 che si riprende in mano il progetto e si sceglie Dwayne Johnson come protagonista, che nel 2017 annuncia di voler essere anche uno dei produttori del film. Nel 2018 dopo aver confermato la regia di Jaume Collet-Serra e la sceneggiatura di J.D. Payne e Patrick McKay, viene scelta Emily Blunt come protagonista femminile e Michael Green viene ingaggiato per rielaborare la sceneggiatura. Sempre nello stesso anno, si viene a conoscenza che il personaggio dell’attore Jack Whitehall (MacGregor Houghton, il fratello di Lily che si unisce a lei e Frank nella loro spedizione lungo il Rio delle Amazzoni) sarebbe stato omosessuale, una vera rivoluzione che creò non poche polemiche. Intervistato da Variety, l’attore ha dichiarato di non aver capito questo lato del suo personaggio durante i provini, piuttosto di essere stato descritto come un ragazzo “molto ricercato che apprezza le cose della vita come la moda e la cucina raffinata anche in mezzo ad una foresta ostile”.

La trama

Come dicevamo, il film inizia da Londra con la dottoressa Lily Houghton (Emily Blunt) decisa a recarsi nella foresta amazzonica per scoprire un antico albero dalle straordinarie capacità curative in grado di cambiare il futuro della medicina. Lì ingaggia lo spericolato capitano Frank Wolff (Dwayne Johnson) proprietario di un diroccato battello di nome La Quila per guidarla lungo il corso del fiume. L’impresa non sarà davvero facile, complicata da molti pericoli, forze soprannaturali e gli immancabili “villan” sempre pronti a dar battaglia. Una volta trovato l’albero e svelati i suoi segreti, la posta in gioco per Lily e Frank diventa però ancora più alta, e abbraccia il loro futuro e quello dell’umanità intera.

Personaggi principali

Frank Wolff (Dwayne Johnson)

L’affascinante calpitano a capo della Jungle Navigation Company il cui compito è quello di portare i turisti a fare crociere lungo il Rio delle Amazzoni.

Lily Houghton (Emily Blunt)

La scienziata ed esploratrice britannica dal carattere d’acciaio e dalle idee granitiche. Amante dell’avventura non perde occasione di mostrare il proprio lavoro.

Aguirre (Edgar Ramírez)

Anche lui un capitano, leader di una spietata banda di soldati assetati di vendetta che daranno filo da torcere a Lily e Frank.

MacGregor Houghton (Jack Whitehall)

Fratello di Lily, si unisce anche lui alla ricerca dell’albero perduto, creando situazioni davvero esilaranti vista la sua propensione allo stile di vita ricercato, anche nel mezzo della foresta.

Principe Joachim (Jesse Plemons)

Giovane e ricco comandante che ha a disposizione un arsenale di armi. Anche lui si mette alla ricerca dell’antico albero dai poteri sorprendenti.

Nilo (Paul Giamatti)

Proprietario di una importante compagnia di crociere turistiche, è un uomo molto potente rivale di Frank e della sua piccola compagnia turistica.

Curiosità sul film

I costumi

Creati dal candidato all’Oscar Pago Delgrado, hanno coperto numerosi periodi storici. Da quelli del 1550 dei conquistadores spagnoli, a quelli del primo ‘900, fino a quelli delle popolazioni indigene della giungla. Per creare alcune armature, Delgrado si è recato in una piccola bottega di Budapest che le ha ricostruite artigianalmente, utilizzando foglie d’oro e scolpendo tutti i dettagli a mano.

Il Giaguaro

Non pochi si innamoreranno di Proxima il giaguaro domestico del capitano Wolff. Questo però nonostante l’aspetto e i movimenti realistici, in realtà non esiste. È stato infatti interamente creato in CGI (Computer-generated imagery un’applicazione nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali nei film ndr).

La cittadina di Porto Velho

È stata interamente costruita all’interno e intorno a un lago sopra la collina dell’isola hawaiana di Kauai. Per realizzarla c’è stato bisogno di una squadra di oltre 100 persone tra costruttori, pittori scultori e perfino paesaggisti.

Le lingue usate

Nella versione originale della pellicola sono stati usati linguaggi diversi, come lo spagnolo antico e l’Omagua, una lingua appartenente al ceppo tupi-guarani del Brasile sud-Occidentale. Usato anche l’Italiano e il Portoghese.

La barca a vapore

Per La Queila, la barca a vapore sottoposta a continue sollecitazioni, sono state costruite due versioni. Alla principale infatti si è aggiunta una versione per le scene d’azione, dal peso di 13,6 tonnellate. Questa ha permesso specifiche azioni come ruotare, oscillare avanti e indietro e inclinarsi totalmente su un fianco.

Comparse da incubo

Sono oltre 400 le comparse usate per il film, comprese quelle indigene. Il make up artist premio Oscar Joel Harlow, oltre a creare finti tatuaggi e piercing e fare un gran lavoro di body painting, ha dovuto lottare con scottature, ferite e punture d’insetto, che inevitabilmente hanno colpito l’intero cast.

I produttori

Il film è prodotto da John Davis, John Fox, Dwayne Johnson, Hiram Garcia, Dany Garcia e Beau Flynn, mentre Scott Sheldon e Doug Merrifield sono i produttori esecutivi.

La sceneggiatura è firmata da Michael Green e Glenn Ficarra & John Requa, da un soggetto di John Norville & Josh Goldstein e Glenn Ficarra & John Requa.

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