Cultura e Spettacoli

Keith Flint: ultimi giorni con il cane, aiutando gli anziani

Pochi giorni prima della sua morte, Keith Flint ha trascorso del tempo giocando con i suoi cani e aiutando gli anziani del suo vicinato

Keith Flint: ultimi giorni con il cane, aiutando gli anziani

Un vuoto incolmabile quello lasciato da Keith Flint, frontman dei Prodigy, non solo dal punto di vista artistico ma anche e principalmente da quello umano. Una persona sorridente, sensibile e altruista, come confermano amici, colleghi ma anche gli abitanti di Great Dunmow, nella contea inglese nell'Essex, dove l'uomo abitava da anni. A dispetto dal suo look neo punk, nonostante gli innumerevoli eccessi e l'atteggiamento sopra le righe che i suoi fan tanto amavano, Keith era un uomo molto gentile e collaborativo. Tanto da aver stabilito ottimi rapporti di vicinanto con le settemila anime del paesino dove è stato trovato morto, con cui si mostrava sempre cortese e propositivo.

Così gentile da offrirsi spontaneamente per tagliare le siepi e sistemare i giardini dei vicini di casa, con un occhio di riguardo per le persone più anziane che confidavano sulla sua impareggiabile presenza. Una persona normale che amava la tranquillità, bersi una birra al pub di zona in perfetta tranquillità, partecipare alla maratona locale, guidare l'auto tra le stradine immerse nel verde e passeggiare con i suoi cani, che amava alla follia. Una passione profonda per i suoi otto cuccioli, tanto da celebrare al pub il compleanno di uno di loro, acquistando una grossa bistecca, proprio pochi giorni prima della dipartita.

Un uomo in apparenza sereno, è questa l'immagine che emerge dai racconti della comunità che lo amava molto, una persona coinvolta con la realtà locale e sempre pronto a dare una mano. Una mini-società che Keith viveva fortemente come parte integrante della sua vita, tanto da considerare la casa e la tenuta come il suo tempio personale e della moglie. Ma da un anno a questa parte le cose erano cambiate, l'improvvisa separazione dall'amata Mayumi Kai l'aveva fatto scivolare nuovamente nella depressione. Vani i suoi tentativi di riallacciare i rapporti con la DJ di origine giapponese, compreso l'ultima chiamata a vuoto, effettuata poco prima di togliersi la vita. Un silenzio assordante quello lasciato dal cantante e artista, che ha gettato nel dolore più profondo i suoi compagni di band, i tantissimi fan e un'intera comunità cittadina.

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