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Camilla non sarà più “Regina consorte”: l'indiscrezione da Palazzo

Buckingham Palace avrebbe intenzione di apportare una modifica al titolo appena assunto da Camilla, moglie del re Carlo III

Camilla non sarà più “Regina consorte”: l'indiscrezione da Palazzo

L’ascesa della Regina consorte Camilla alla corte inglese e nei cuori dei sudditi è stata lenta ma inesorabile, frutto della pazienza d’acciaio e della perseveranza invidiabile di quella che per anni è stata la rivale di Lady Diana, la “rovina famiglie”, l’amante. Ora la tenace e intelligente moglie di re Carlo III potrebbe ottenere un nuovo, prestigioso riconoscimento, il più alto e ambito. Una modifica nel titolo ottenuto dopo la morte della regina Elisabetta che non porterà a un cambiamento sostanziale nel suo status, ma avrà un grande impatto sulla sua immagine.

Da “Regina consorte” a “Regina”

Il Telegraph ha scritto: “Lo staff [di Buckingham Palace] spera di rimuovere [il termine] ‘consorte’ dal titolo di Camilla, per allinearla alle mogli dei re che l’hanno preceduta nei secoli”. Una piccola, ma importante modifica che dovrebbe avvenire “silenziosamente”, senza clamore e prima dell’incoronazione di re Carlo III, il prossimo 6 maggio. Può sembrare una semplice questione di forma, ma in realtà questa decisione, nel caso di Camilla, ha implicazioni più profonde: nella storia inglese sovrane consorti come Elizabeth Bowes-Lyon, la madre di Elisabetta II, o Mary di Teck (moglie di Giorgio V) o, ancora, Alexandra (consorte di Edoardo VII) sono ancora oggi conosciute con il semplice appellativo di Regine.

Tutto ciò nonostante sia noto che si tratti di Regine consorti (ovvero sposate con un sovrano regnante) e non Regine regnanti (come Elisabetta II, figlia di re, che ha ereditato il trono dal padre). Per Camilla, invece, questo tipo di riconoscimento non c’è (ancora) stato, in rispetto alla volontà dell’opinione pubblica. In qualche modo l’uso della parola “consorte” accanto a quello di Regina è servito ad attutire, almeno in apparenza, l’impatto mediatico del nuovo ruolo della moglie di Carlo III, a non urtare più di tanto la sensibilità dei sudditi legati non solo alla memoria della regina Elisabetta, ma anche a quella di Lady Diana.

Secondo una fonte citata dal Telegraph la royal family sarebbe molto “rilassata”, “disinvolta” per quel che concerne lo status di Camilla e il fatto che pian piano la stampa stia cominciando ad abbandonare il titolo formale “Regina consorte Camilla” per un più immediato e semplice “Regina Camilla”. Tuttavia, prima di rendere ufficiale il cambiamento, Buckingham Palace vorrebbe sondare il terreno, capire quale sia “il desiderio” dei cittadini britannici.

Una nuova vittoria per Camilla

L’appellativo “Regina consorte” rimarrebbe intatto nelle comunicazioni ufficiali riguardanti, per esempio, gli impegni pubblici di re Carlo III e della moglie. Inoltre riferirsi a Camilla con il titolo di “Regina” non sarebbe comunque un errore. Pensiamo, per esempio, a Rania di Giordania. Anche lei è una Regina consorte, benché questo appellativo non sia quasi mai usato sui giornali (anche sui social la sovrana si definisce soltanto “Regina di Giordania” e ciò non vìola alcun protocollo). Per Camilla, dunque, questa modifica non porterebbe a un cambiamento sostanziale nel suo status, ma rimane un riconoscimento prestigioso per la sua fedeltà alla Corona, un nuovo appellativo che avrà ripercussioni positive sulla sua immagine.

Il cammino verso il trono, per Camilla, si è svolto in quattro fasi principali. La prima avvenne dopo il matrimonio, nel 2005, nel momento in cui Buckingham Palace rese noto che, quando per Carlo fosse giunto il momento di regnare, sua moglie avrebbe preso il titolo di “principessa consorte”. Una strategia per non inimicarsi gli inglesi, nel cui cuore dominava incontrastato il ricordo di Lady Diana (per lo stesso motivo Camilla aveva rinunciato anche al titolo di principessa del Galles).

Fu la regina Elisabetta, con il messaggio diffuso alla vigilia dell’Accession Day del 2022, a reputare che i tempi fossero maturi per un cambiamento radicale: “In questo anniversario mi fa piacere rinnovare la promessa che feci nel 1947, che tutta la mia vita sarebbe stata dedicata al vostro servizio. Quando, a tempo debito, mio figlio Charles diventerà re, so che garantirete a lui e a sua moglie Camilla lo stesso sostegno che avete dato a me. Ed è mio sincero augurio che, quando quel momento arriverà, Camilla sia riconosciuta come Regina Consorte”. Questa seconda fase, un clamoroso riconoscimento che lasciò Carlo e Camilla “commossi e onorati”, vide la consacrazione della moglie di Carlo a colonna portante della royal family e chiuse definitivamente la porta al suo passato scomodo.

La terza fase ci riporta al 9 settembre 2022, quando Carlo, nel suo primo discorso alla nazione, disse: “Conto sull’amorevole aiuto della mia cara moglie, Camilla. Come riconoscimento del suo leale, pubblico servizio fin dal nostro matrimonio, 17 anni fa, lei diviene la mia Regina consorte”. L’ultima fase di questa strada relativamente breve è proprio nella scelta di rimuovere la parola “consorte” dal titolo di Camilla.

Quest’ultima è riuscita, contro ogni previsione, a diventare uno dei membri più popolari della royal family e c’è la possibilità concreta che i sudditi accolgano favorevolmente questa presunta modifica al suo status, simbolo dei tempi che cambiano.

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