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Niente più dame di compagnia: il primo atto da regina di Camilla

La Regina consorte Camilla cancella una antica tradizione della royal family in nome di una monarchia “snella”

Niente più dame di compagnia: il primo atto da regina di Camilla

Il primo gesto da Regina consorte di Camilla annullerebbe una tradizione secolare, rispettata non solo nella royal family britannica, ma anche in molte altre corti europee e non. La moglie del nuovo sovrano d’Inghilterra avrebbe deciso di fare a meno di una delle figure più conosciute tra quelle che si muovono con disinvoltura nei Palazzi reali, fra misteri, intrighi e rigide regole di protocollo: la dama di compagnia.

Addio alle Lady-in-waiting

La Regina consorte Camilla condividerebbe la visione di una moderna monarchia, più “snella”, propugnata dal re Carlo III. Per questo motivo, rivela il Daily Mail, avrebbe scelto di rinunciare alle dame di compagnia, le “lady-in-waiting”. La moglie del sovrano riterrebbe che avere pochi, selezionati collaboratori sia “più in linea con i tempi”, spiega una fonte al Daily Mail, aggiungendo: “[Camilla vuole fare le cose] in maniera un po’ diversa. Quando si è sposata e ha organizzato il suo ufficio per la prima volta, aveva due brillanti segretarie private, Amanda MacManus e Joy Camm. In un certo senso erano ‘due al prezzo di uno’. Non solo le organizzavano gli impegni e i progetti, ma se necessario si comportavano da dame di compagnia, accompagnandola nei doveri ufficiali, raccogliendo i fiori [che le venivano donati] e cose del genere”.

L’insider ha poi raccontato la nuova vita della Regina consorte, chiarendo: “...Sembra di intuire che, sebbene le cose siano cambiate drasticamente sotto molti punti di vista, [Camilla] non assumerà dame di compagnia". Attualmente ha due segretarie private definite dal Daily Mail "leali ed estremamente capaci. Sophie Densham e la sua vice, Belinda Kim. Oltre a organizzare l’agenda di Camilla e gli impegni pubblici, la accompagnano nelle visite ufficiali e continueranno a fare lo stesso a Buckingham Palace”.

Camilla, per esempio, sarebbe una vera e propria grafomane: solo lo scorso anno avrebbe scritto personalmente più di 2mila lettere. Secondo le fonti da ora in poi, forse, avrà bisogno di un aiuto, visto che la sua corrispondenza è destinata ad aumentare, ma la Regina consorte sarebbe propensa a ridistribuire le mansioni tra le persone che già compongono il suo staff, senza assumerne di nuove.

Occhi e orecchie di regine e principesse

Presenze storiche a corte, discrete, leali depositarie di segreti e confidenze, occhi attenti che tutto vedono, tutto ascoltano e tutto sanno, le dame di compagnia non percepiscono uno stipendio, ma lavorano come assistenti di sovrane, principesse e nobili di alto rango per tutta la vita, ricoprendo un ruolo prestigiosissimo e molto ambito. Le lady-in-waiting sono spesso in una posizione gerarchica inferiore rispetto alle donne che hanno il compito di servire, ma non sono cameriere.

Oggi parlare di dame di compagnia può sembrare anacronistico, ma la regina Elisabetta, per esempio, ne aveva ben 7 al suo servizio. Tra il dicembre 2021 e il gennaio 2022 Sua Maestà disse addio a due tra le sue lady-in-waiting: Ann Fortune FitzRoy, duchessa di Grafton, dama di compagnia dal 1967 e Mistress of the Robes (cioè colei che ha accesso ai gioielli e agli abiti della regina), morta a 101 anni e a Lady Farnham, deceduta a 90 anni, 44 dei quali passati accanto ad Elisabetta II.

Anche Lady Diana aveva una dama di compagnia, mentre Kate Middleton avrebbe scelto di tenere al suo fianco solo assistenti personali come Rebecca Deacon, che ha lavorato per lei dal 2012 al 2017.

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