Cultura e Spettacoli

L'affascinante Lawrence seduce la sceneggiatura

Dominika (la sensuale Jennifer Lawrence) è la prima ballerina del Bolshoi, professione che le permette di far curare, a casa, la madre malata. Sul palco, però, subisce un incidente (provocato) che mette fine alla sua brillante carriera

L'affascinante Lawrence seduce la sceneggiatura

Dominika (la sensuale Jennifer Lawrence) è la prima ballerina del Bolshoi, professione che le permette di far curare, a casa, la madre malata. Sul palco, però, subisce un incidente (provocato) che mette fine alla sua brillante carriera, mettendo a rischio anche il sostentamento della famiglia. Chiede aiuto allo zio (Matthias Schoenaerts), alto ufficiale dell'intelligence russa che l'aiuterà a patto che la ragazza accetti di lavorare per il governo, adescando un uomo d'affari importante. L'appuntamento finisce nel sangue e a Dominika, testimone dell'omicidio, non resta che accettare il ricatto del suo familiare: morire o entrare a far parte delle Sparrow, agenti segreti addestrati per sedurre, in tutti i sensi, gli avversari, al fine di estorcere informazioni. Dopo l'apprendistato sotto la cinica istruttrice Charlotte Rampling, Dominika viene spedita sulle tracce di un agente CIA (Joel Edgerton) allo scopo di individuare chi sia il traditore russo che sta passando informazioni agli Usa.

Il film è tratto dal romanzo (DeA Planeta, 544 pagine, 18,00 euro) scritto dall'ex agente Cia Jason Matthews, primo di una trilogia che porterà, probabilmente, ai relativi adattamenti su grande schermo. Uno spy movie che pecca di qualche ingenuità nella sceneggiatura. Ambientato ai giorni nostri, si sorride quando, in una compravendita di informazioni, si utilizzano dei floppy disk, oggetto sconosciuto per molti giovani spettatori seduti in sala. E come rimanere perplessi nel dover accettare che la prima ballerina del Bolshoi, viso, quindi, non propriamente sconosciuto, venga trasformata in una spia in incognito, sotto falso nome (come se i nostri servizi segreti lo chiedessero a Roberto Bolle). Per non parlare dei 140 minuti nei quali è dilatata, in tutti i sensi, la storia. Eppure, il carisma, la bravura e il fascino della Lawrence rendono il tutto più digeribile, sorretti da qualche nudo che tiene desta l'attenzione della platea. Riuscito anche il colpo di scena finale.

Attenzione, poi, agli stomaci deboli, perché ci sono alcune scene di tortura e violenza davvero molto cruente e realistiche.

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