La leggenda di Sonny Boy Williamson II

Ce n'erano due, in epoche diverse ma c'erano due armonicisti che usarono il nome du disque Sonny Boy Williamson e furono chiamati I e II in ordine cronologico. Entrambi sono stati importanti per lo sviluppo del blues, sia John Lee Sonny Boy Williamson I (chiamato anche «The Original», morto durante una rissa nel giugno 1948) sia Alec Rice Miller, nato in Mississippi nel 1897 ma divenuto in breve l'indiscusso re del blues dell'Arkansas. Grazie alla radio, al programma King Biscuit Time della KFFA, che lo rese popolarissimo in tutto lo Stato e oltre, divenne uno degli artisti più ricercati in sala d'incisione e nei locali notturni. Il suono della sua armonica era rombante, colorito e ricco di vibrato, vario e «risonante» grazie al suo modo di stringere le mani attorno all'armonica (che poi sarebbe stato adottato da decine di musicisti). Non si ripeteva mai e fu un punto di riferimento (oltre che per personaggi seminali come Howlin' Wolf), per alfieri del British Blues come gli Yardbirds (con i quali incise nel periodo in cui nella band c'era Eric Clapton), gli Animals, l'organista Brian Auger.

Morì nel 1965, quando la sua popolarità era all'apice e ora esce, per ricordarlo, questo doppio album Down and Out Blues, uscito nel 1959 per la Checker (etichetta sussidiaria della Chess) che comprendeva tutti i suoi singoli a partire dal classico Don't Start Me to Talkin' per arrivare a Your Funeral and My Trial. Nel disco le stelle del blues di Chicago, da Muddy Waters a Willie Dixon a Robert Junior Lockwood e nel secondo cd 14 bonus tracks tra cui Nine Below Zero.

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