Cultura e Spettacoli

"L'elettronica non invecchia. E il buddhismo fa rinascere"

Lo studio delle antiche dottrine e un disco con sonorità sperimentali: ecco la seconda giovinezza di Franco Battiato, in libreria con un film e una raccolta di pensieri sull'Aldilà. "Le mode non mi influenzano"

"L'elettronica non invecchia. E il buddhismo fa rinascere"

Giovedì ha concluso a Udine la tournée legata alle sue ultime sperimentazioni. Un ritorno al passato, agli anni Settanta, quando era un pioniere dell'elettronica pronto a stupire con suoni spiazzanti e audaci. È la tournée dell'album Joe Patti's Experimental Group (fatto con il suo ingegnere del suono Pino «Pinaxa» Pischetola, con lui sin dai tempi di Gommalacca ) e Franco Battiato ci racconta le origini del progetto.

«Fondamentalmente il disco e il giro di concerti sono stati un divertimento. Seguo sempre il principio di suonare la musica che mi piace senza farmi influenzare dalle mode né dal gusto del pubblico. Tutto è nato quando due ragazzi mi hanno fatto ascoltare due nuovi dischi di musica elettronica; in realtà erano tutte improvvisazioni. Ho sentito subito che quei suoni non invecchiano, non si possono datare e si prestano a molteplici esperimenti sonori. Gli altri generi se li ascolti dopo vent'anni appaiono datati, ma l'elettronica è sempre attuale. Così ho voluto dare un presente al passato». Un Battiato eclettico artisticamente quanto legato al buddhismo, alle dottrine orientali e attento alla sua spiritualità... Tanto da pubblicare in questi giorni il libro e dvd Att raversando il Bardo. Sguardi sull'aldilà in cui, attraverso interviste a monaci, preti, psichiatri, fisici quantistici, viaggiatori astrali, spiega cosa avviene dopo la morte, o meglio che cos'è e cosa non è la morte.

«Il senso della nostra esistenza terrena - dice Battiato - è quello di crescere, diventare esseri completi, e ritornare all'unità». Un concetto assimilabile a quello del Cristianesimo. «In questa visione si uniscono due mondi, est e ovest, mistici e scienziati e persino viaggiatori astrali; viaggi astrali ne facciamo tutti ma non siamo in grado di accorgercene. Molti cristiani in fondo la pensano come i buddhisti e viceversa». Le differenze con il Cristianesimo però sono chiare e nette, nella visione di Battiato. «Mi dispiace che la chiesa tradizionale non voglia tenere in debito conto alcuni fenomeni. Come le esperienze di San Giovanni della Croce o quelle di Santa Teresa D'Avila che levitava. La fede non significa niente, bisogna avere esperienza diretta delle cose. Io ho avuto molte esperienze mistiche sin dagli anni Settanta ma non le racconto perché la gente non è preparata. Si ha paura della morte, ma in realtà con la morte ci si libera. Tutti siamo prigionieri di abitudini, paure, illusioni. Le sofferenze dovrebbero indurci ad abbandonare l'ego, che chiude la strada del ritorno alla nostra natura divina. Ho scritto anche parecchie canzoni mistiche. Attraverso la musica si può imparare ad aprire il cuore gli uni agli altri. La musica è un grande conduttore di energia, non dimentichiamo quanti artisti rock, dai Beatles in poi, ma anche precedentemente nel mondo del jazz, sono rimasti affascinati dalle filosofie e dalle religioni orientali. Molti come Santana e John McLaughlin sono anche diventati santoni».

Battiato fa parlare, nel libro e nel dvd, il lama tibetano Geshe Jampa Gelek, il quale dice: «Da tempo immemorabile viviamo, moriamo, rinasciamo ma non ne abbiamo memoria, tranne una piccolissima parte di gente che ricorda le vite passate... Dallo stato intermedio del Bardo, prima del concepimento, gli esseri coscienti scelgono la coppia per entrare di nuovo nell'esistenza della vita terrena di noi esseri senzienti». Temi difficili, o meglio impenetrabili e snobbati dalla nostra civiltà materialista, ma Battiato non si ferma davanti a nulla. In Joe Patti's Experimental Group c'è il brano Omaggio a Giordano Bruno. «Per capire i mondi paralleli e gli scenari che raccontava Giordano Bruno nel '500 abbiamo dovuto aspettare che arrivasse Einstein a illuminarci. Così è per l'aldilà. La morte e la reincarnazione sono fenomeni impossibili da c apire? Solo perché noi siamo esseri inferiori che vivono in una cantina anziché in un Impero».

Tra filosofia, religione e trascendenza, Battiato annuncia che sta scrivendo nuove canzoni, ma il suo prossimo progetto è trascorrere un periodo con il monaco novantenne Willigis Jäger (presente nel libro) «amico, fonte di saggezza e di serenità».

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