Con "Leonardo" la Rai sfida Netflix

Coproduzioni con Francia e Germania. E una fiction su Roma

Con "Leonardo" la Rai sfida Netflix

nostro inviato a Capri

Leonardo da Vinci raccontato attraverso otto capolavori e La città eterna vista durante la Dolce Vita. Sono le due mega produzioni che inaugurano l'alleanza tra Rai, France Télévisions e Zdf, nata all'inizio dell'anno per competere con il meglio della serialità internazionale. Perché solo proponendo grandi storie locali e unendo le forze creative e finanziarie si può stare al passo con colossi come Amazon e Netflix. I due progetti sono stati annunciati ieri dalla direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, durante il Prix Italia, il premio televisivo in corso a Capri.

Leonardo è una serie in otto parti dedicata al genio della pittura rinascimentale, ognuna incentrata su una sua opera: la vedremo su Raiuno nel 2019, anno in cui ricorre il cinquecentenario della sua morte (ad Amboise, in Francia, il 2 maggio 1519) e in cui il Louvre allestirà una grande mostra. «Per scriverla - spiega la Andreatta - abbiamo scelto ottimi sceneggiatori. Una coproduzione con Francia e probabilmente Germania con un budget tra i 24 e i 30 milioni di euro». Da Vinci viene visto, oltre che nella genialità, nella sua complessità per quell'epoca: «Era figlio illegittimo, gay, vegetariano e mancino. Entreremo nella sua anima attraverso Caterina, una sua modella che lo svelerà con gli occhi di una donna normale che ci aiuta a capire l'uomo e l'artista».

Quanto alla Città eterna, progetto in collaborazione con la Francia, la serie è ambientata nel 1963 a Roma, in piena Dolce Vita. La storia parte da un fatto di cronaca realmente accaduto, la morte di una giovane attrice. Da lì prende il via un'indagine che coinvolgerà l'alta borghesia romana e andrà a toccare anche il clima di Guerra Fredda dell'epoca.

Questi i progetti proposti dall'Italia, ma la Rai partecipa anche a quelli ideati dai suoi partner. Come Il giro del mondo in 80 giorni, tratto da Jules Verne e prodotto da France Tv, cui la tv di Stato è interessata «perché fa parte delle storie universali che appartengono alla nostra cultura».

Altre serie frutto delle coproduzioni sono già in fase di distribuzione, come L'Amica geniale (HBO) tratta dai romanzi della Ferrante in onda su Raiuno a novembre, il secondo capitolo de I Medici (sempre sul primo canale dal 23 ottobre) e Il nome della rosa, in visione nel 2019. «Uno sceneggiato di cui Umberto Eco ha fatto in tempo a leggere ed apprezzare il primo episodio».

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