In Rai va in scena l’ultima guerra: tra Massimo Giletti e Lucia Annunziata. Che nella vita hanno una sola cosa in comune, andare in onda alla stessa ora: nel primo pomeriggio domenicale, il primo su Raiuno, la seconda su Raitre. Un diverbio che potrebbe sfociare anche in una decisione clamorosa da parte del conduttore, decisamente infuriato: lasciare il programma. Certo, solo come extrema (e molto improbabile) ratio. Che comunque per Raiuno sarebbe un fattore sconvolgente nonché devastante: L’arena di Domenica In è una delle trasmissioni più seguite e remunerative della Tv di Stato. Il caso - che cova da tempo - è scoppiato domenica scorsa. La giornalista è andata all’attacco con un intervento sul Corriere della sera e sulle agenzie di stampa. Secondo lei Giletti viola la regola aziendale di non concorrenza interna in quanto invita gli esponenti politici nella sua trasmissione (nata come «talk show d’intrattenimento»), cosa che invece competerebbe al suo programma d’informazione In 1/2 h. Sostiene: «Visto che a me è stato impedito di andare in onda alle 20,10 su Raitre per non danneggiare il Tg1, allora per la stessa regola anch’io dovrei essere protetta dalla concorrenza dell’Arena». Ma cosa è successo domenica scorsa? Giletti cavalcando lo scandalo della Lega, ha schierato i politici Bocchino, Alemanno, Salvini e realizzato uno share altissimo: 28 per cento con più di cinque milioni di spettatori. L’Annunziata che ospitava un grosso nome, il ministro dello Sviluppo Passera, ha totalizzato invece un onorevole 7 per cento. Inviperita, si è rivolta ai vertici aziendali. «Per la stessa logica - continua - le seconde serate di sperimentazione informativa, che erano uno dei grandi incubatori di Rai3 sono sparite dalla circolazione per non dare fastidio alle seconde serate informative di Raiuno (qui l’Annunziata si riferisce alla sua stessa trasmissione intitolata Potere, che comunque andò in onda per le puntate prefissate ma fece pochi ascolti, ndr)».
Ma Giletti non ha intenzione di darla vinta alla collega. «Combatterò per continuare ad avere ospiti politici - spiega - Li abbiamo avuti in passato e non capisco perché non dovremmo continuare ad averli. La nostra è una trasmissione d’attualità che tratta temi diversi e quando la politica chiama, come nel caso della Lega, non ci tiriamo indietro. Tra l’altro, la nostra trasmissione è cominciata molto prima della sua. E non capisco come si possa pensare di mettere dei freni a un prodotto che fa un grande successo e porta incassi pubblicitari».
La prossima domenica, per via del Gran premio di Formula 1, L’arena avrà uno spazio ridotto, quindi Giletti ha accettato di dedicarsi solo ai temi «leggeri», con uno speciale su Ugo Tognazzi, ma dalla domenica successiva promette battaglia. «Noi andiamo sulle barricate - ha detto a Un giorno da pecora su Radiodue -.
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