Enrico Ruggeri non riesce a star fermo: ha appena pubblicato un bel disco (Frankenstein, con tanto di mini romanzo accluso), continua a tenere i suoi concerti e ora lancia quello che è sostanzialmente un format pressoché inedito: un grande cantautore in scena con un famosissimo duo di comici per diventare un trio che non t'aspetti.
Di certo non era così prevedibile immaginarvi insieme.
«Loro due sono complementari. Dico sempre che Franz è come Mick Jagger dei Rolling Stones. Invece Ale, è come Keith Richards».
In coppia cosa sono?
«Vedono parole e situazioni da un altro punto di vista, che ti fa ridere, sorridere o riflettere».
Ruggeri, però qualcuno potrebbe obiettare che un cantautore storico si esibisca con una coppia di comici. Sa come sono i luoghi comuni...
«Ho sempre cercato nuove vie di comunicazione. E poi chi l'ha detto che la cultura deve esser noiosa e il divertimento stupido?».
Ma perché ha scelto proprio loro?
«L'idea è nata mentre giravamo il video del mio ultimo singolo Diverso dagli altri. Ma ho sempre pensato che se fossi stato un comico avrei voluto essere imprevedibile e surreale come loro».
Il risultato?
«Il nostro spettacolo non è di quelli del tipo prendi due e paghi uno. E' una cosa inedita. E posso garantire che è nata una squadra».
Il punto forte?
«L'effetto sorpresa. Loro sono delegati a far ridere. Io a cantare. Quando i ruoli si invertono, c'è un bell'effetto».
Un voto ad Ale e Franz come musicisti?
«Su Contessa sono a livello di assunzione nella band...».
E se vi proponessero di portare lo spettacolo in tv o addirittura di esser ospiti al Festival di Sanremo?
«Tutto è possibile. Ma certo è un po' presto per dirlo...».