Per "L'uomo in bilico" la vita è un aforisma

Successo a Roma per lo spettacolo dell'attore e regista Umberto Bianchi

Per "L'uomo in bilico" la vita è un aforisma

È stato presentato al Teatro Abarico di Roma, lo spettacolo Un uomo in bilico e - sostiene la compagnia Teatro in Libreria - visti i consensi riscossi, sarà di nuovo in scena nelle prossime settimane presso vari spazi off della Capitale. La sceneggiatura di Marzia Pez, ispirata alla raccolta di aforismi Siamo come negozi di Giuliano Compagno (ed. Coniglio) è una proposta ardita ed originale: i personaggi rappresentati, tutti presenti contemporaneamente nella scarna scenografia, escono a turno dal loro stato di immobilità per interagire col protagonista (l'attore e regista Umberto Bianchi) esprimendosi solo attraverso aforismi.

L'«uomo in bilico», un clown dei nostri tempi, si schiude al mondo con speranza ed ingenuità, scontrandosi con l'impossibilità di comunicare col prossimo e scoprendo, con la crescita, il grigiore delle persone. Gli interpreti descrivono, attraverso degli stereotipi, le diverse tipologie di esseri umani della nostra società: una donna/statua impersona la vita che dà il via al movimento di tutti gli altri ed interviene occasionalmente dal fondo della scena; c'è il maschio che deve necessariamente divenire status simbol ed affermarsi politicamente; la donna in carriera, sempre al telefono, divisa tra la necessità di mostrarsi indipendente e quella di vivere i sentimenti, la coppia, la maternità; la vecchia saggia, col suo equilibrio, a cui viene affidato uno degli aforismi più belli - è evidente il richiamo al titolo del libro di Compagno - nel quale paragona gli uomini a negozi, che fanno orario continuato o scelgono quando stare aperti a seconda della vitalità e sono dotati di una vetrina per presentarsi agli altri, all'esterno.
Sono tanti i messaggi sottintesi e la nostra nazione torna spesso nei discorsi dei protagonisti; il tifoso di calcio che chiede con insistenza «Cos'ha fatto l'Italia?» si riferisce, sì, alla squadra sportiva ma l'interrogativo sembra allargarsi sulle sorti del Paese.

La rappresentazione - molto varia nelle atmosfere, sottolineate dalla ritmica del sax di Gian

Domenico Murdolo - nel suo insieme offre uno specchio della realtà attuale e fa riflettere su quanto comunemente, oggi, si ricorra all'aforisma, ad esempio nei post dei social network, per comunicare il proprio pensiero.

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