Nicoletta Mantovani, vedova del tenore Luciano Pavarotti, ha bloccato l'uscita del libro Io & il Maestro, dodici anni con il più grande tenore al mondo. Il testo, 288 pagine, è già bell'e confezionato, dall'editrice modenese Artestampa. Lo firma Edwin Tinoco, l'assistente ombra del cantante dal 1995 alla morte. «Sabato avremmo dovuto presentarlo alla fiera di Modena Buk», spiega l'editore Carlo Bonacini, che ha ricevuto una lettera di diffida dalla Mantovani.
«Nicoletta vuole soltanto rispettare la volontà del maestro Luciano Pavarotti che teneva moltissimo alla propria riservatezza e non avrebbe voluto che altri divulgassero notizie e immagini relative alla sua vita personale», ha detto ieri l'avvocato Giuseppe Patanè, legale della vedova. «I miei legali ritengono che sia tutto regolare e possa procedere alla diffusione del libro. I dati sono tutti comprovati, ci sono notizie inedite. Non raccontiamo nulla di falso», scalpita invece l'editore.
Tinoco, peruviano, incontrò Pavarotti durante una tournée sudamericana, nell'hotel che dirigeva, «Las Américas» di Lima. Il cantante venne soddisfatto in tutto da quest'uomo che gli allestì un ristorante apposito e riuscì a procuragli persino i prediletti limoni di Sorrento, Pavarotti voleva solo quelli. L'artista lo volle al suo seguito, e per 12 anni furono inseparabili. «Edwin, durante la malattia, dormiva nella stanza accanto a quella del maestro, praticamente ne sa più lui delle due mogli messe assieme», ancora l'editore. Perché la Mantovani dovrebbe temere questo volume? «Noi rendiamo omaggio a Pavarotti, non siamo certo interessati al gossip. Figuriamoci, Luciano era l'amico di briscola di mio zio. Abbiamo trattato tutto con molta delicatezza, nel rispetto di Luciano».
In realtà, la vedova del cantante, ora compagna del direttore di teatri bolognesi Filippo Vernassa, non avrebbe gradito la narrazione dettagliata, ma anche impudente, di alcuni aspetti della malattia di Pavarotti. Tinoco e la fidanzata Veronica erano intimi dell'artista: vestito e truccato per la sua ultima volta proprio da Veronica. Alla coppia, Pavarotti lasciò una lauta eredità.
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