Cultura e Spettacoli

Mark Ruffalo: "Il mondo deve considerare Trump come il nemico più grande"

Anche Mark Ruffalo si scaglia contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma le sue ragioni sono di carattere ambientalista

Mark Ruffalo: "Il mondo deve considerare Trump come il nemico più grande"

Mark Ruffalo prende spunto dal suo ultimo film per attaccare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

L’attore si unisce così alla lunga lista di star di Hollywood, e dello showbiz in generalem in aperto contrasto con l’esecutivo Usa. L’ultimo in ordine di tempo, prima di Ruffalo, è stato il collega Brad Pitt, che ha polemizzato contro il mancato impeachment a Trump durante la notte degli Oscar.

Come riporta Sky, Ruffalo - il quale è anche un attivista per l’ambiente e un acceso sostenitore del democratico Bernie Sanders, attualmente in corsa alle primarie - ha affermato: “Il mondo dovrebbe considerare il mio presidente il nemico pubblico numero uno”. Ma cosa c’entra “Cattive acque”, il film con Ruffalo in distribuzione anche in Italia dal 20 febbraio?

“Cattive acque” non coinvolge direttamente Trump, ma secondo l’attore ci sono dei detti parallelismi da tracciare su quando viene raccontato nella pellicola - ispirato a un fatto realmente accaduto - e la negazione del cambiamento climatico messa in atto da Trump. Nel film, diretto da Todd Haynes, si parla di un avvocato che viene contattato da un allevatore della Virginia occidentale, poiché ha scorto delle strane mutazioni sulle sue mucche. Il legale scopre che un’azienda ha infestato i corsi d’acqua con acido perfluoroottanoico, che non sta avendo riscontri nocivi solo sugli animali, ma anche sulle persone.

La storia vera fu raccontata nel 2016 dal New York Times: quando si decise di farne un film, Ruffalo ha voluto da subito entrare a farne parte per via della tematica che gli sta molto a cuore. “Ciò che facciamo nei prossimi 10 anni - ha aggiunto l’attore - sarà cruciale per il futuro del pianeta. E questo diventerà sempre più evidente per noi”.

L’artista però si dice incredulo che dopo questa storia non siano state intraprese ulteriori azioni per proteggere le persone dai rifiuti tossici. “Questa classe di sostanze chimiche - ha spiegato - non è ancora regolamentata, anche se il più grande studio sulla salute nella storia umana - 70 mila persone - è stato fatto su questa sostanza chimica (l’acido perfluoroottanoico, ndr), è la sostanza chimica più studiata nella storia delle sostanze chimiche. È collegata in definitiva a sette diverse principali malattie tra cui il cancro ai testicoli e il cancro ai reni”.

Ruffalo lamenta l’assenza di un regolamento e paragona l’inquinamento da rifiuti tossici all’industria dei combustibili fossili che, a suo avviso, sta “nascondendo i cambiamenti climatici”. “È sempre la stessa storia - ha concluso - Ci fanno del male in modo che qualcun altro possa fare un sacco di soldi. E ciò che dice il film, dipende da noi. Non possiamo fare affidamento sui politici. Non possiamo fare affidamento sul sistema normativo. Non possiamo fare affidamento sulle società. Non si autoregoleranno”.

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