È morto a 83 anni Maximilian Schell, l'attore austriaco che nel 1962 conquistò l'Oscar per «Vincitori e vinti». Schell era stato ricoverato per un malore il 18 gennaio a Kitzbuhel mentre girava un film per la tv tedesca Zdf, ma martedì era stato dimesso e quindi pareva che le sue condizioni di salute fossero tornate buone. Nato a Vienna, Schell era dovuto fuggire con la famiglia in Svizzera dopo l'annessione dell'Austria, dove aveva fatto ritorno al termine della guerra. Aveva esordito nel 1955 con il film All'est si muore, sulle orme della sorella Maria, già celebre a Hollywood. In seguito aveva fatto molto teatro e interpretato un'ottantina di film per il cinema e la tv, spesso di ambientazione storica o polizieschi, tra cui Topkapi, Chiamata per il morto, Candidato all'obitorio, La croce di ferro, Deep impact. Tra questi spicca il capolavoro del 1961 Vincitori e vinti, ispirato al processo di Norimberga, in cui Schell interpretava il giovane avvocato Hanhs Rolfe che difendeva un giudice tedesco filo-nazista accusato di crimini contro l'umanità.
L'interpretazione gli valse la statuetta degli Academy Awards come miglior attore.
Nel 2002 aveva dedicato un toccante documentario alla sorella attrice dal titolo «Mia sorella Maria») in cui ne ritraeva gli ultimi anni di vita, quando ormai malata di demenza e di un grave disturbo polmonare si avviava verso l'agonia che si sarebbe conclusa nel 2005. Proprio nel 2005 Schell aveva divorziato dalla moglie Natalja Andrejchenko e l'anno scorso si era risposato con la cantante Iva Mihanovic. Era anche stato il padrino di battesimo di Angelina Jolie.
Si conclude così la straordinaria parabola artistica di un grande attore, figlio di Margarete Schell Nolé, famosa nella prima metà del Novecento, e fratello di Carl, Maria e Immy, tutti e tre attori. Il suo ultimo film è stato Essenze d'amore, girato nel 2007 per la televisione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.