Il mea culpa di Gay Talese: «Il mio libro è inattendibile»

Luigi Mascheroni

La cronaca sembra ancora più bella della storia raccontata dal libro e del film in programma. E la cronaca è questa: Gay Talese, newyorkese da parte di padre e calabrese di madre, 84 anni, maestro di eleganza nella scrittura e negli abiti, nume tutelare del New Journalism, ha preso una decisione che dal punto di vista editoriale penalizzerà i lettori, dal punto vista deontologico gli fa onore, e da quello mediatico farà parlare molto del suo nuovo «non fiction novel» The Voyeur's Motel, in uscita negli Usa il 12 luglio. Talese ha disconosciuto il suo libro, annunciando che non parteciperà ad alcuna presentazione in pubblico. Il motivo? La storia che ha raccontato è basata su una «fonte inattendibile». Quindi: mea culpa e dietrofront. Lezione di giornalismo.

The Voyeur's Motel narra la storia (vera, ma ora non si sa quanto) di Gerald Foos, un voyeur che negli anni '60 comprò un motel in Colorado e per 40 anni ha spiato tramite delle finte grate di areazione i suoi clienti fare sesso, assistendo persino - secondo le sue rivelazioni - a un omicidio. Foos contattò Talese nel 1980, ma solo nel 2013 accettò che Telese la trasformasse in un libro. Scatenando i lettori (che non vedono l'ora di leggere The Voyeur's Motel), Hollywood (che ne farà un film prodotto da Steven Spielberg e girato dal premio Oscar Sam Mendes) e i media (il New Yorker ha pubblicato un estratto che ha fatto molto parlare).

E qui viene il bello. Un'inchiesta del Washington Post ha svelato che, contrariamente a quanto scritto da Talese, Foos tra il 1980 e l'88 non era titolare del motel, oggetto di vari passaggi di proprietà. «La fonte del mio libro, Gerald Foos, è inaffidabile - ha detto a questo punto Talese -. È un uomo disonorevole. Ho fatto del mio meglio per verificare tutto, ma non è bastato». Precisando che non era a conoscenza dei passaggi di proprietà del motel in Colorado.

«Io non farò niente per il mio libro: come si può promuovere una storia quando la sua credibilità è finita nel water?». Quella credibilità su cui Gay Talese ha costruito la sua leggenda giornalistica per libri-inchiesta di successo mondiale.