"Hanno fatto passare la Regina per razzista". Cosa c'è dietro l'intervista di Meghan

La famiglia reale rivive il dolore del novembre 1995, dopo l'intervista che Harry e Meghan hanno rilasciato a Oprah Winfrey. Sotto accusa The Firm, "l'azienda" reale. Ma cosa c'è di vero? Ne abbiamo parlato con Lavinia Orefici, esperta della royal family

"Hanno fatto passare la Regina per razzista". Cosa c'è dietro l'intervista di Meghan

7 marzo 2021. Difficilmente la royal family inglese dimenticherà questa data, che si andrà ad aggiungere, sullo scaffale dei ricordi dolorosi, a quella del 20 novembre 1995, giorno in cui Lady Diana, vestita di nero, confessava davanti alle telecamere della BBC tutto il suo dolore per il fallimento del matrimonio con Carlo. Domenica scorsa, la storia si è ripetuta, ma questa volta sono stati il principe Harry e sua moglie Meghan Markle a parlare davanti al volto sconvolto di Oprah Winfrey, sulla Cbs. Al centro della narrazione i terribili "crimini" commessi da "The Firm", l’azienda reale, il "cattivo" di questa fiaba.

L’intervista arriva un anno dopo la Megxit, ufficializzata il 30 marzo scorso, tra l’incredulità degli amanti della famiglia reale, che non ne comprendono il motivo. Dopo aver chiesto e ottenuto privacy e libertà, perché andare da Oprah Winfrey, l’anchor più famosa d’America, a spiattellare dei fatti personali?

"Lo scopo forse è proprio quello di passare per vittime. Le accuse lanciate sono molto pesanti, ben sapendo che la monarchia britannica non risponde. Ma sono senza prove", ha dichiarato a ilGiornale.it Lavinia Orefici, esperta della famiglia reale inglese.

Hanno parlato di analogie con l’intervista di Diana alla BBC. Quali sono secondo lei?

"Non ne vedo nessuna. Diana e Meghan Markle sono due donne completamente diverse per età, origini, relazioni. L’intervista di Diana del ’95 fu un clamoroso errore ma Lady D era finita in un matrimonio senza amore, si era sposata molto giovane. Meghan aveva il doppio dei suoi anni quando è entrata a far parte della royal family, era divorziata, aveva già vissuto altre vite. Diana era un personaggio estremamente amato dal popolo, anche grazie al gioco che aveva costruito con la stampa, che volentieri si faceva usare da lei. Meghan scimmiotta Lady D, ma il paragone non esiste".

Meghan si è definita ingenua. È davvero così?

"Anche Diana lo disse, subito dopo essere arrivata a Buckingham Palace: 'Io sono ingenua, non ho studiato tanto, sono un po’ ignorante e non particolarmente intelligente'. Meghan ha fatto delle accuse gravissime sapendo che la monarchia britannica non risponde".

Invece ha risposto ma in leggero ritardo. Perché sono passati diversi giorni dalla messa in onda?

"La Gran Bretagna ha visto l’intervista solo lunedì, quindi alla fine parliamo di 24 ore dopo. Dicono che la Regina Elisabetta II volesse pensare bene alle parole da usare. Il comunicato stampa è perfetto: in cinque righe ha detto in pratica che loro laveranno i panni sporchi in famiglia, non dando ai Sussex possibilità di replica".

Pare che il matrimonio che hanno trasmesso in tv sia stato di facciata. Quello vero si è tenuto qualche giorno prima…

"Lei sembrava molto contenta il giorno del matrimonio. Poi, in Gran Bretagna non ci si può sposare più volte. Questa dichiarazione mette in difficoltà l’Arcivescovo di Canterbury. Da fonti, pare che nei giorni precedenti ci sia stato uno scambio di promesse e non un matrimonio. C’è differenza".

Meghan ha confessato di aver sofferto di depressione e di aver pensato più volte al suicidio. Non ha avuto l’appoggio che sperava dalla famiglia di Harry, perché la situazione sarebbe stata sconveniente. Quanto c’è di vero?

"Ci sono battaglie su battaglie intraprese dalla famiglia reale sulla salute mentale: sanno quanto sia delicato questo argomento e di quanto poco se ne sia parlato. William è stato vicino al fratello Harry quando era depresso. È impegnato in tantissime campagne a sostegno di chi soffre di disturbi mentali. Nel suo discorso di Natale, la Regina Elisabetta II ha fatto un chiaro riferimento alle persone sole durante il lockdown. I fatti della famiglia reale parlano chiaro, quelli narrati da Meghan Markle meno".

L’accusa più forte è quella di "razzismo", tanto che è l’unica che viene sottolineata anche da Buckingham Palace nel messaggio di risposta. La famiglia reale ha un passato razzista?

"Harry aveva bisogno dell’autorizzazione della regina per sposarsi e mi sembra sia arrivata. Meghan Markle inoltre è la prima ad aver messo piede a Sandringham per Natale, prima che fosse celebrato il matrimonio. Né Diana, né Kate Middleton hanno avuto questo onore".

Chi è stato secondo lei a esprimere le preoccupazioni sulla pelle del piccolo Archie?

"Non sappiamo se si riferissero alla famiglia in senso 'stretto'. C’è da sottolineare che nell’intervista hanno parlato di 'qualcuno della famiglia'. La famiglia e l’istituzione sono la stessa cosa, a guidarle è la Regina Elisabetta. Non facendo nomi, Harry ha fatto cadere tutto su di lei, facendo sembrare che la regina sia razzista. Il giorno dopo Oprah Winfrey ha chiarito che le accuse di Meghan e Harry non si riferivano ai nonni (Elisabetta II e Filippo d’Edimburgo, ndr), ma pochi hanno visto quella trasmissione".

Chi è dunque l’altro personaggio di questa storia, The Firm?

"È un’istituzione al passo con i tempi, che nei secoli si è rinnovata: l’erede al trono, William, ha sposato una commoner; la Regina Elisabetta ha fatto un cameo per le Olimpiadi del 2012 con Daniel Craig. Non è una macchina antiquata che vive fuori dal mondo".

Harry è una pedina o un co-protagonista?

"Harry non ha partecipato all’intera intervista per non essere presente nel momento delle accuse peggiori, lanciate dalla moglie. Ma comunque c’era e questo non lo allontana dalle posizioni di Meghan. In generale la protagonista è lei, lui è il personaggio che le ha permesso di interpretare questo ruolo. Meghan sarà contenta, ha ottenuto molto consenso negli Usa, ma Harry potrà pentirsene. Dalla sua intervista sembra che abbia passato un’esistenza infernale. Sicuramente, rispetto a Jeff Bezos, la sua è una vita con più oneri, ma anche tanti privilegi. Poi, nessuno lo ha costretto a rimanere, ma andando via non avrebbe dovuto infangare la monarchia".

Quindi in che rapporti sono i duchi di Sussex con la famiglia? Con Elisabetta II pare tutto ok. Con il principe Carlo i rapporti sono più tesi. Harry si è detto molto deluso perché si sente simile al padre. In cosa?

"Probabilmente lui non si sente compreso dalla famiglia reale, come suo padre da giovane. Ma Harry è stato un privilegiato, gli hanno perdonato tutte le sue esuberanze del passato, tra cui il travestimento da nazista e le scazzottate fuori dai locali. Probabilmente anche perché non è l'erede al trono".

Ha parlato nuovamente del fratello William. Pensa che le loro tensioni dipendano dal rapporto non idilliaco tra Meghan e Kate?

"Meghan e Kate sono due donne diverse che non hanno nulla in comune. Per quanto riguarda il litigio sui vestiti delle damigelle, erano entrambe fortemente sotto pressione: Meghan per le nozze e Kate per l’ultima gravidanza. Quindi questo è gossip".

Qual è il problema allora?

"Quello che ha fatto Harry a suo fratello non sarà facile da sanare: da questa intervista ne escono vincitori gli antimonarchici. C’è un grande danno alle istituzioni, quindi alla Regina, a Carlo e William, che diventeranno re.

Meghan e Harry hanno tolto quel velo di magia intorno alla casa reale, in un’epoca come questa, dove c’è bisogno di serietà, senso del dovere. Per cosa? Uscirne da vittime. Contenti loro. L’unica cosa carina di questa intervista è l’annuncio dell’arrivo di una bambina, rompendo il protocollo. Mi sembra l’unica bella notizia da dare".

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