Stefano Fontana: "Il merito è della lezione anglosassone"

Da Malika a Caparezza, tante collaborazioni nel nuovo cd degli Stylophonic. Il 2 ottobre l'evento di presentazione del progetto ai Magazzini Generali (con tutti gli artisti ospiti) sarà disponibile in diretta streaming su Cubomusica.it

Con i suoi Stylophonic, Stefano Fontana è uno degli artisti più eclettici in circolazione (dal Plastic di Milano è arrivato anche a collaborare con Lorenzo Jovanotti in Buon sangue). Pop, rap, indie rock. Ora il nuovo disco Boom! (in uscita su Carosello Records) conferma di avere il tiro giusto per farsi sentire ovunque, in radio o in classifica. Ed è pieno di collaborazioni o featuring, come si dice oggi. Da Emis Killa a Caparezza a Pau dei Negrita fino a Irene Grandi & Saturnino e al sorprendente Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. La conferma che sempre più spesso la musica reagisce alla crisi frammentando le barriere troppo rigide.

Stefano Fontana, in effetti le collaborazioni sono molto più frequenti che in passato.
«Da deejay ho sempre vissuto in un mondo fatto di contaminazioni. Soprattutto all'estero, dove oltretutto Stylophonic sta andando benissimo».

Ma in Italia c'è sempre stata molta diffidenza nella musica d'autore: meglio soli che male accompagnati, si diceva.
«Forse il mondo anglosassone ha dato una lezione. Là la “contaminazione” si vive come un guadagno, una crescita, non una diminuzione. In fondo due più due fa sempre quattro, mica zero. Ed è per questo che anche a me è venuta l'idea di vedere come e che cosa sarebbe accaduto in Italia con un progetto come il mio, che mescola autori stilisticamente lontanissimi tra loro come Raf o Samuel Romano di Subsonica».

In più ci sono anche un remix di Nel blu dipinto di

blu e un brano con campionamento di Mina.
«Sì ho preso una strofa e mezza della sua Sabato notte e ne ho fatto una canzone nuova. Non è stato semplice, ci ho pensato tantissimo ma sono contento del risultato».

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