Un messaggio spirituale di «ritorno» dal dolore

«Ecce Homo» mette in mostra a Bassano opere spirituali

Emanuele BeluffiMagari fossimo in un'epoca di decadenza: avremmo alle spalle della nostra indolente voluttà un paravento d'eccellenza per épater le bourgeois. E invece ti mettono i chiodi nelle bombe. Ogni riferimento all'eccidio di Bruxelles è puramente voluto e la collettiva Ecce Homo a cura di Mario Guderzo inaugurata due giorni prima della strage nella Piccola Galleria di Bassano del Grappa si armonizza col momento storico. Vedi Crocifissione di Federico Guida e la sua rivisitazione supercontemporanea (Pietas) di Cosmè Tura e il tuo pensiero corre alla strage dei «crociati» che la bestia islamista vuole ammazzare uno a uno.

Il Trittico di Sergio Padovani, opera museale che sembra atterrata dalla bottega di Grünewald e che invece è stata fatta nel 2015, è drammaticamente fedele al presente come il suo Compianto, Cristo «arboreo» che rimanda alle deposizioni laiche sui luoghi dei massacri ed innesta un messaggio spirituale di resurrezione dal dolore a rappresentazione di un percorso umanissimo di speranza incarnata: Ecce homo, appunto. In mostra anche due splendidi esemplari di Santiago Ydáñez e uno di Eric Serafini, derivanti da collezioni private come le opere di Padovani e Guida.

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