Milano è la protagonista di un noir che convince

Sono essenzialmente due i protagonisti di Appunti di un venditore di donne, film che sarà visibile, da domani, su Sky Cinema Uno, tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Faletti

Milano è la protagonista di un noir che convince

Sono essenzialmente due i protagonisti di Appunti di un venditore di donne, film che sarà visibile, da domani, su Sky Cinema Uno, tratto dal romanzo omonimo di Giorgio Faletti. Oltre al tormentato Bravo, emerge, come co-protagonista, la città di Milano di fine anni '70, quando ancora non aveva assunto la caratteristica di «Milano da bere», ma che si prestava a intrecci tra politica e malavita, divertimento notturno e personaggi borderline. Fabio Resinaro, che è il regista, è stato bravo a calare lo spettatore nelle atmosfere di quegli anni, pescando sì dalla ricca cinematografia della Milano noir su grande schermo di quel decennio, ma senza ricorrere a una operazione nostalgia, «vintage», cercando, invece, di modernizzare lo stile classico di quel periodo. Scelta vincente che, insieme alla struttura del romanzo (uno dei più riusciti del Faletti scrittore), che ben si adatta alla trasposizione cinematografica, rappresentano due innegabili «plus» di un film che può contare anche su interpreti ben calati nella parte. A partire da Mario Sgueglia che aveva il non facile compito di dare volto a quel Bravo, personaggio respingente, che si definisce imprenditore perché vende le donne, campando sulle vita degli altri (fa da mediatore tra prostitute e ricchi uomini d'affari e politici), frequentando malavita che non perdona, con la polizia che lo perseguita e pochi veri amici. Uno di questi è Daytona (Paolo Rossi, l'unico poco convincente del cast), che frequenta gli stessi locali di lusso, le discoteche e le bische, affidandosi a Bravo per qualche rapporto sessuale a pagamento. Come alle 6 di mattina di quel giorno del 1978, con lo sfondo del rapimento Moro, quando, uscendo dall'Ascot Club, chiede a Bravo di far da tramite con una ragazza, Claudia, adocchiata sul marciapiede opposto. Detto, fatto, tanto che alla donna non dispiacerebbe smetterla di fare pulizie e affidarsi al «venditore di donne» per fare una bella vita, pur nella prostituzione.

Da qui, l'intreccio si complica, tra colpi di scena continui che includono Brigate Rosse, polizia corrotta, senatori invischiati, truffe, servizi segreti, senza mai perdere tracimare dal racconto. Un bel noir italiano, come non se ne vedevano da mesi.

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