"Il mio successo? Sono positivo e non dico tante parolacce"

Imprevedibile. Moreno Donadoni è imprevedibile e piacione come non te lo aspetti. Ha 24 anni, ha partecipato a Mtv Spit e adesso ha vinto Amici. Il primo rapper. Piccolino, agilissimo, educatamente sfrontato. E genovese di riporto, ossia figlio di non genovesi. «Sono un incrocio di culture», dice lui a notte fonda dopo aver vinto la finale. Per sei anni ha fatto il parrucchiere, ora gli tocca l'esame più difficile: fare il grande salto.

E dire che aveva un lavoro fisso.
«E difatti i miei genitori non volevano che lo lasciassi».

Avranno cambiato idea.
«Mia mamma è stata una grande e, visti i miei risultati, mi ha anche chiesto scusa».

Il suo disco Stecca è già finito al primo posto in classifica.
«Un po' è anche merito del cosiddetto “rap morbido”, che è il mio tipo di rap».

Ossia?
«Meno parolacce (solo due in tutto il cd). E meno negatività, che deve esser utilizzata solo quando serve davvero. Altrimenti è stucchevole».

Oggi sarà ai Wind Music Awards. E il 15 giugno agli Mtv Awards di Firenze.
«Inizia la mia sfida più grande.

E l'altra sera, quando ho duettato con il soprano Daniela Dessì nella versione rap di O'sole mio, ho capito che il pubblico ha reagito con entusiasmo. Temevo di no. Perciò mi sono commosso, convincendomi che ora mi aspetta l'esame più grande: quello del futuro».

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