Morandi sbarca di nuovo sull'"Isola di Pietro" "A 75 anni mica mi fermo"

Da venerdì tornerà ad essere il medico che risolve intrighi. Con le buone maniere

Morandi sbarca di nuovo sull'"Isola di Pietro" "A 75 anni mica mi fermo"

Ed eccolo lì, generoso e disponibile come sempre, chitarra in mano, intonare per la millesima volta Fatti mandare dalla mamma per un piccolo pubblico di giornalisti, colleghi attori e staff. Ha appena finito di raccontare la terza stagione de L'isola di Pietro, la serie che lo ha riportato a fare l'attore e che tornerà in onda su Canale 5 da venerdì. Qualcuno gli allunga una chitarra che «casualmente» sta lì e lui via con «Andavo a cento all'ora, ye ye ye ye». Con i suoi 75 anni da compiere a dicembre, Gianni Morandi è il più fresco ed energico di tutti: dirige la conferenza stampa, dà consigli sulla posizione delle luci, delle telecamere, fa lui le domande agli attori, quasi quasi mette a posto anche le sedie. Del resto uno che nella sua vita ha collezionato i più grandi successi e ha ancora voglia di trascorrere cinque mesi su un set, di forze ne ha ancora molte da spendere. «Finché dura, vado avanti - racconta il cantante -. L'unico problema è la resistenza fisica. Quando questa serie è cominciata avevo tre anni di meno e tre anni dopo i 50 (scherza - ndr) si sentono. A me piace sperimentare, fare cose nuove. Certo, stare così tanto lontano da casa è faticoso. Però è così bella l'Isola di San Pietro che, dai, non ci si può lamentare». La serie, realizzata da Lux Vide, a metà tra giallo e commedia sentimentale, come gli spettatori ormai sanno, è ambientata a Carloforte, a sud della Sardegna, dai panorami mozzafiato. Gianni torna a interpretare Pietro, il pediatra-investigatore-amico-papà: lui non si limita a curare i bambini fin oltre l'adolescenza, ma li guida anche nella vita, e poi risolve intrighi, delitti, e cerca, in mezzo a tutto questo, di tenere insieme la sua famiglia e di avere una parola buona per tutti. E Carloforte pare pure peggio della Vigata di Montalbano: omicidi, sparizioni e delinquenti si concentrano tutti lì.

Però, si sa, per mantenere desta l'attenzione del pubblico, bisogna premere un po' (forse troppo) sul lato crime. Anche in questa terza stagione, dunque, la serie diretta da Alexis Sweet e Luca Brignone, ruota attorno a un giallo che si risolverà solo nell'ultima puntata e che prende avvio dal ritrovamento, ovviamente da parte del pediatra Pietro, di una neonata, salvata per miracolo all'ultimo minuto e di cui bisognerà scoprire la madre. È un momento molto emozionante per Morandi che si commuove ancora ricordando la sua prima figlia morta appena nata nel 1967, proprio la sera della finalissima di Canzonissima. «Ero in sfida con Claudio Villa - racconta - e lui mi disse: domani piangerai ma adesso devi cantare». Tre nuovi ingressi, Caterina Murino, Francesca Chillemi e Francesco Arca arricchiscono un cast già numeroso. Ma le protagoniste principali restano Elena (Chiara Baschetti), figlia di Pietro e vicequestore di Carloforte e Caterina (Alma Noce), adolescente figlia di Elena in attesa di ritrovare la vista. Un intreccio al limite dell'incredibile, una matassa ingarbugliata di rapporti umani e sociali che il pediatra cerca di sbrogliare. E, magari, stavolta, anche per lui, ci potrebbe scappare un momento sentimentale. «Ma no - scherza -. Ho anche chiesto allo sceneggiatore ma trova una storia d'amore pure a me, sai che l'amore va avanti anche oltre i 70, magari con Caterina Murino... ma niente, io devo continuare a curare i bambini...». E, tra una scena e l'altra, continua a correre per tenersi in forma. «Ho diminuito la velocità, ma non i chilometri, ne faccio ancora 6 o 7 al giorno, quando sono in forma anche 12». Intanto non si dimentica della sua musica, quella per cui ha ancora milioni di fan. Stavolta, però, non è lui ad andare in giro per il mondo a incontrarli, ma li fa venire a casa sua, a Bologna, al teatro Duse. Sedici concerti acustici, e forse anche più, a partire dall'inizio di novembre. Già quasi tutto esaurito. E mentre lui torna a casa, suo figlio Pietro parte in tour: è il trapper Tredici Pietro, che sta spopolando sul web. «Io mica lo sapevo che lui stava facendo queste cose - racconta ancora stupito Gianni - vedevo che trafficava con la musica, ma non capivo, l'ho scoperto sui social, un giorno ho letto dal tal giorno su tutte le piattaforme in uscita Pizza e fichi, il suo primo brano. Ma lui non vuole che ne parli, non chiede consigli, vuole fare tutto da solo.

E io? Cerco di capire questa musica, ormai conosco tutti i nomi dei rapper. Ma sapete io da piccolo ascoltavo Claudio Villa...». Chissà che in attesa di girare la quarta serie (ancora non si è deciso se si farà, «dipende da come andrà questa»), non si metta pure a rappare....

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