Morte di Er Patata, parla il fratello: "Non è stata la droga"

Daniele Brunetti non crede all'ipotesi che il fratello sia morto per colpa della droga. Lui parla di "trascuratezza" e pregressi problemi di salute dell'attore. Intanto la Procura indaga

Morte di Er Patata, parla il fratello: "Non è stata la droga"

Le cause della morte di Roberto Brunetti devono ancora essere accertate. L'esito dell'autopsia eseguita sul corpo dell'attore arriverà solo tra due settimane. Ma il fratello Daniele si rifiuta di credere che a stroncarlo il 4 giugno scorso sia stata un'overdose di droga e rilancia: "Gli è venuto un infarto perché pesava 130 chili e trascurava la sua salute".

Il fratello dell'attore, conosciuto al grande pubblico come Er Patata, è stato ospite di Barbara d'Urso a Pomeriggio Cinque e durante il collegamento ha fatto chiarezza su quanto trovato nell'appartamento di Roberto Brunetti: "Gli agenti in casa hanno trovato dell'hashish e ci hanno detto che non c'erano tracce di cocaina e che Roberto è morto nel sonno. Gli è venuto un infarto perché lui era diabetico". Secondo Daniele Brunetti il fratello sarebbe morto in conseguenza delle patologie, che aveva da tempo e della trascuratezza. "Non era così dipendente dalla droga come vogliono farlo passare, gli è venuto un infarto perché pesava 130 chili, era diabetico e si trascurava", ha raccontato in tv l'uomo.

Secondo quanto riferito da Daniele Brunetti, Er Patata si era sottoposto di recente a un intervento chirurgico all'anca e al ginocchio e lo scorso inverno era stato ricoverato all'ospedale Spallanzani per debellare il Covid, che lo aveva colpito ai polmoni. "Trascurava la sua salute, diceva che aveva spesso dolori al petto, era preoccupato. Potrebbe essersi fatto qualche spinello ma per lui non era un culto, quello che hanno detto sono infamie". Nell'appartamento di Brunetti, però, la scientifica avrebbe ritrovato tracce di cocaina, tre bustine di hashish, un bottiglia per fumare e un bilancino.

Per questo la procura di Roma ha aperto un'indagine per morte in conseguenza di un altro reato. Il cellulare dell'attore è stato sequestrato e repertato insieme a altri oggetti rinvenuti all'interno dell'abitazione di Brunetti e serviranno a fare luce sulle ultime ore di vita dell'attore. Intanto lunedì è stato eseguito l'esame autoptico sul cadavere dell'artista presso l'istituto di medicina legale dell'università La Sapienza. Ma ci vorranno almeno due settimane per conoscere i risultati degli esami tossicologici, determinanti per stabilire cosa ha causato la morte di Roberto Brunetti.

Pochi giorni prima della sua morte l'attore aveva invitato il fratello Daniele a casa sua per festeggiare il suo compleanno.

"Se vieni ci prendiamo un pezzo di pizza e ci beviamo qualcosa, un bicchiere di vino o un'aranciata non c'è bisogno che spendi molto, mi basta un pacchetto di sigarette", si sente nell'audio, che il fratello ha fatto ascoltare durante il collegamento con Pomeriggio Cinque. Le ultime parole prima di essere trovato morto nel letto della sua abitazione quattro giorni dopo.

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