Cronache

Morto Gianni Mura, storica firma del giornalismo italiano

A 74 anni per un attacco cardiaco è scomparso Gianni Mura, una delle firme più autorevoli e riconoscibili del giornalismo sportivo italiano

Morto Gianni Mura, storica firma del giornalismo italiano

Si è spento a 74 anni Gianni Mura, una delle storiche firme del giornalismo italiano. La sua voce sulle vicende sportive del nostro Paese ha accompagnato milioni di lettori, che per decenni hanno letto le sue cronache e i suoi commenti sugli eventi sportivi più rilevanti. Il giornalista si è spento questa mattina all'ospedale di Senigallia, dove ridieva, a causa di un attacco cardioco improvviso.

Penna elegante e delicata, ha saputo raccontare il Paese da un punto di vista diverso dal solito, più leggero rispetto ad altri ma non meno introspettivo e significativo. Le sue cronache del Tour de France sono state le più amate di sempre per quello stile unico e inconfondobile che regalava al lettore la sensazione di essere anche lui lì, a bordo strada, a fare il tifo per i suoi campioni. Nato nel 1945 a Milano, a iniziato a scrivere per Repubblica nel lontano 1976 dopo aver fatto esperienza sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Non avrebbe voluto fare il giornalista, per lui il giornalismo era un impiego temporaneo durante gli studi, eppure si è appassionato a questa professione e alle cronache sportive, tanto da diventarne una delle migliori firme del Paese. Per otto anni ha lavorato per la Rosea, prima esclusivamente come corrispondente dai campi di calcio e dal 1965 come inviato per il Giro d'Italia. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche prima di arrivare a Repubblica, dove ha proseguito il suo impegno nel raccontare il sentimento popolare dal punto di vista sportivo.

La sua scrittura raffinata gli è valsa anche un premio letterario per il romanzo Giallo su Giallo, edito nel 2007 da Feltrinelli, ambientato, nemmeno a dirlo, durante il Tour de France. Sullo stesso argomento ha scritto anche La fiamma rossa. Storie e strade dei miei tour, edito l'anno successivo. Il ciclismo è stato parte integrante della vita di Gianni Mura, che ha saputo rendere popolare anche una corsa d'elite come il Tour de France, alla quale gli italiani si sono appassionati col tempo anche grazie alle sue cronache. Avvincenti e carichi di dettagli, i resoconti di Mura sono stati una pietra miliare del giornalismo sportivo italiano. Da qualche tempo aveva una rubrica su Il Venerdì dedicata all'enogastronomia, scritta a quattro mani insieme a sua moglie.

Con lui se ne è andata una delle penne più riconoscibili della cronaca sportiva italiana, per la quale anche Giovanni Malagò ha voluto inviare il suo messaggio di cordoglio alla redazione di Repubblica a nome dello sport italiano. Anche la Lega Serie A ha voluto esprimere il suo dolore per la perdita del giornalista, con una nota apparsa sul sito internet ufficiale: "È morto questa mattina il giornalista di Repubblica Gianni Mura, celebre firma sportiva che ha raccontato con grande capacità ed esperienza le storie del calcio, e dello sport in generale, durante la sua lunga carriera.

La Lega Serie A, a nome di tutte le Società, esprime ilproprio cordoglio per la scomparsa di un professionista sempre in grado di fornire un punto di vista attento e competente alle vicende del nostro mondo."

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