Cultura e Spettacoli

Musica e arte nelle «Dimore del Quartetto»

Dall'Alpi allo Stretto avrebbe detto il poeta milanese Giovanni Berchet davanti alla portata geografica dell'iniziativa che comincia sabato 15 ottobre (ore 18.00) al Teatro Litta di Milano con il concerto di due giovani quartetti italiani, il Franck e il Nous. Non è retorico pensare al richiamo al patriota Berchet e al Risorgimento etico e culturale davanti alla deriva del quotidiano e del pubblico. Castelli e manieri, case e palazzi, ville urbane e suburbane, tenute e fattorie, eremi, conventi e borghi dalla Valle d'Aosta (1) alla Sicilia (3), passando per Piemonte (1), Lombardia (6), Veneto (2), Emilia (1), Toscana (14), Umbria (4), Lazio (7), Campania (1), Puglia (1) saranno aperti per «agevolare lo studio e la preparazione ai concerti di complessi giovani tutti astri nascenti nel firmamento musicale non solo italiano. In cambio dell'accoglienza, i Quartetti al termine del periodo di studio offrono ai padroni di casa un concerto aperto al pubblico del luogo». Superando il fastidio per l'abuso del sostantivo «dimora», colpa degli immobiliaristi che per far colpo sui parvenus evitano «casa» preferendogli anche il non certo beneaugurante residenza, sinonimo di ospizio. Culpa felix per la Società del Quartetto che ha chiamato la sua ultima lodevole iniziativa, nata in collaborazione con l'Associazione Piero Farulli e la non meno blasonata Associazione Dimore Storiche Italiane, «Le dimore del Quartetto».

Al patronage logistico si unisce quello concreto del colosso energetico Terna che offrirà due borse di studio di cinquemila euro cadauna: come dice il proverbio, tutto è fumo e vento, fuorché oro e argento.

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