Cultura e Spettacoli

Neeson si «vendica» tra violenza e humor

di Hans Petter Moland con Liam Neeson, Tom Bateman, Emmy Rossum, Laura Dern

In America, il debutto non è stato dei più positivi, peggior incasso, dal 2010 ad oggi, di un film interpretato da Liam Neeson. A penalizzare il box office, le polemiche, costruite ad arte, su una presunta frase razzista (ne ha scritto, ottimamente, il nostro Felice Manti, qualche giorno fa, sul Giornale) detta spontaneamente da Neeson, durante un'intervista, a proposito della vendetta. Che è al centro di questo particolare Un uomo tranquillo, remake del norvegese In ordine di sparizione (2014). Rifacimento affidato allo stesso regista, Petter Moland, che, questa volta, trasferisce la vicenda dalle nevi norvegesi a quelle del Colorado. Allora, a vendicare il figlio morto era Stellan Skarsgård, ora, come detto, Liam Neeson, uno che ha costruito parte della sua carriera sui revenge movie.

Una pellicola particolare, che ricorda, per certi versi e fatte le debite proporzioni, Tarantino. Al centro della vicenda è Nelson Coxman (Liam Neeson), appena premiato, nella sua cittadina di Kehoe, come uomo dell'anno, per il suo impegno di spazzaneve. È felicemente sposato con Grace (Laura Dern) e ha un figlio, Kyle (Micheàl Richardson, realmente figlio di Neeson), che lavora all'aeroporto. Un giorno, però, il suo ragazzo viene ucciso, probabilmente per errore, su incarico di un boss della droga locale, detto il Vichingo. Inizialmente, tutto farebbe pensare a overdose, ma qualcuno inizia a parlare e il volitivo padre, tra pugni e artiglieria, inizia la sua personale indagine per scoprire i mandanti dell'assassinio. Così, i morti lasciati alle spalle si accumulano, come i cartelli in stile «annuncio mortuario» che rendono memoria all'ucciso di turno. Ogni personaggio è caratterizzato con umorismo nero. Il boss, ad esempio, è alle prese con l'ex moglie e un figlio bullizzato. Due suoi scagnozzi si amano segretamente e ci sono pure i nativi americani a rivaleggiare per smerciare droga. Due ore che volano, tra sorrisi, sangue, vendette, faide familiari. Una trama curiosa, a volte spiazzante, perfetta per intrattenere.

Astenersi stomaci deboli.

Commenti