Nel frattempo «The Brave» guida la carica dei successoni

Nel frattempo «The Brave» guida la carica dei successoni

Va bene Venezia con tutte le sue suggestioni ma non dimentichiamoci che poi il pubblico rimane fedele ai suoi generi più cari e a quei titoli che raccolgono la maggior parte di contante in cassa. Come i blockbuster usciti, questa settimana, un po' sotto silenzio ma che hanno subito avuto impatto sul botteghino. Mercoledì, ad esempio, è approdato nelle sale Ribelle - The Brave il cartoon targato Disney Pixar (1,13 milioni di euro nei primi tre giorni) con una protagonista, la rossa Merida, che sembra una attivista del movimento femminista. Al contrario, infatti, di illustri principesse animate del passato, la figlia di Re Fergus e della Regina Elinor non accetta di finire, remissiva, in sposa a chi vincerà una sfida a duello con l'arco. La ragazza si iscrive, così, al torneo e «vince la sua mano». Ad ogni azione, però, segue sempre una reazione. Accettazione delle responsabilità, rapporto madre-figlia, orgoglio e (pre)giudizio. Il tutto, servito con minor incisività rispetto al passato. Sempre il 5 ha fatto la sua comparsa l'horror Shark 3D, originale nel suo dipanarsi ma involontariamente comico nel suo ondeggiare tra dialoghi da teen movie e trovate bizzarre. Uno tsunami travolge una cittadina allagando il supermercato. Qui, in un magazzino, rimane intrappolato un gruppo di persone che oltre all'acqua che sale, dovrà preoccuparsi anche di squali bianchi. A parte L'intervallo e Bella Addormentata, l'Italia schiera, da venerdì, anche la commedia Come non detto (21.500 euro al debutto), sorta di In & Out nostrano su un ragazzo che non ha il coraggio di rivelare alla sua famiglia di essere gay. Dalla Spagna, però, arriva, con una improvvisata, il fidanzato per conoscere i suoi genitori. L'idea di raccontare da un punto di vista comico il coming out è apprezzabile. E, sempre il 7, ha debuttato The Bourne Legacy, quarto capitolo della saga dedicata a Jason Bourne che, però, stavolta si trasforma in spin-off. Non c'è più, se non in foto, Matt Damon che passa il testimone al convincente Jeremy Renner che ha il merito di non far rimpiangere l'originale.

Trama un po' complicata da seguire: sei agenti, trasformati in macchine da guerra grazie a medicine dopate, devono essere eliminati da Edward Norton per cancellare le tracce del programma. Renner è il numero cinque e giustamente, con l'aiuto della dottoressa Rachel Weisz, si ribella al suo destino. Bentornati blockbuster.

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