Nicole, Scarlett e Michelle Ecco le star che fanno le star

La "seconda vita" delle bellissime: la Kidman impersona Grace Kelly, la Johansson sarà Janet Leigh e la Williams "replica" Marilyn. I miti del cinema concedono il bis

Nicole, Scarlett e Michelle Ecco le star che fanno le star

Polvere di stelle shakerata nel liquido del tempo. Non occorre alzare gli occhi al cielo, per farsi abbagliare dalla luce d’una stella ormai morta, la cui radianza arrivi trafiggendo anni-luce. Basta guardarsi intorno: Norma Jean splende dai manifesti di Cannes 2012 e rivive nel film My Week with Marilyn di Simon Curtis, che Lucky Red distribuirà dall’1 giugno e dove Michelle Williams rifà - con verosimiglianza struggente -, Marilyn Monroe all’epoca in cui girava a Londra Il Principe e la ballerina, con l’altro mostro sacro Laurence Olivier (Kenneth Branagh), del quale, sia pure per poco, s’innamorò.
E adesso un’altra bionda, però glaciale, di quelle gradite al Mago del Brivido Alfred Hitchcock, s’affaccia dal pianeta delle star che muoiono nel corpo soltanto: Grace Kelly. A riportarla in vita sarà Nicole Kidman, impegnata a contrattare il cachet con Harvey Weinstein, il produttore che la portò all’Oscar con The Hours (2003) e che l’ha imposta per la parte più ambita da celebrità come Gwyneth Paltrow, Naomi Watts, Charlize Theron, Diane Kruger. Quale donna al mondo non vorrebbe possedere la stessa elegante bellezza di Grace di Monaco, quando, ne La finestra sul cortile (1954), estrae da un minuscolo beauty-case quanto serve a passare la notte da James Stewart? Infatti Nicole la rossa, nonostante i 44 anni suonati da due, farà Grace of Monaco, biopic romanzato di Olivier Dahan, regista che, con La Vie en Rose, valse un Oscar a Marion Cotillard/Edith Piaf.
Per impersonare «ghiaccio bollente» (copyright di «Hitch», che conosceva l’indole sensuale, ma all’apparenza algida di Grace) non bastano spalle importanti, look brillante e classe da regina: ci vuole una celebrità che incassi a livello internazionale. Tra le giovani, nessuna poteva competere con la Kidman. Di fatto, l’erigendo film - prodotto da Appian Way per Sony Pictures Classics, costo di 15 milioni di dollari - non è propriamente un biopic, concentrandosi sul periodo 1961-1962, quando la Kelly, maritata col Principe Ranieri III, aveva 33 anni e viveva lo stress fiscale tra la Francia e il Principato di Monaco. Una portata iconica insostenibile si profila: la Princesse per eccellenza, la Costa Azzurra, la Kidman alle prese con una diva non dimenticabile, la cui morte sulla Grande Corniche, nel 1982, ricalcò la corsa in auto di Caccia al ladro... Cento milioni di spettatori seguirono in tv il funerale di Grace: un richiamo da star. Botox a parte, Nicole sarà tesa.
Si stresserà meno Scarlett Johansson, alias Janet Leigh nel remake di Psycho (1960) e di nuovo «Hitch» emerge dal passato: dopo i rifacimenti di Rebecca, la prima moglie e de Il sospetto, riaffiora il thriller del regista inglese. Stavolta la hitchcockmania rasenta il patologico: con Alfred Hitchcock and the Making of Psycho siamo al dietro-le-quinte, con Helen Mirren come Alma Reville, moglie di «Hitch», e la Johansson «replica» dell’attrice americana Janet Leigh, passata alla storia del cinema morendo sotto la doccia, nella scena stracult in cui la segretaria dell’Arizona Marion Crane viene accoltellata al Bates Motel. Anche qui, il regista Sacha Gervasi si concentra su una fase della vita di Hitchcock (impersonato da Anthony Hopkins), in difficoltà con la produzione del suo horror. Scarlett Johansson, fra le attrici più sexy e dal 25 aprile prossimo sugli schermi come la «Vedova Nera» di The Avengers, dovrà vedersela col terrore della Leigh, all’epoca messa davvero sotto l’acqua gelata della doccia per farla strillare in modo realistico.
E le nostre icone? Svetta Sophia Loren, madre di Fellini in Nine di Rob Marshall.

Il suo fascino rivive nella quinta stagione di Mad Men, con Jessica Paré, calze nere e maglioncino anni Sessanta che, un occhio allo spogliarello di Sophia ne La miliardaria e l’altro allo spogliarello di Ieri, oggi, domani, rifatto dalla Loren in Prêt-à-Porter di Altman, canta Zou Bisou Bisou. Non di solo «Poupoupidou» vivono le stelle.

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