Cultura e Spettacoli

Niente chitarre e ritmi "basici". Pronti gli inediti di X Factor

Niente chitarre e ritmi "basici". Pronti gli inediti di X Factor

E venne la puntata degli inediti, attesa domani con il quinto passaggio di X Factor Live in prima serata su Sky Uno. Nel loft di Brugherio, tra la Brianza e Milano, c'è la dolce prigione dove i concorrenti rimasti in gara - Davide, Sierra, Nicola, Eugenio, Sofia, Giordana e Booda - si preparano a tutto, o quasi. «Non abbiamo la minima idea di come si è percepiti là fuori - ammettono i Booda - né quante chance di vittoria abbiamo. Difatti, nessuno di noi si aspettava i Seawards eliminati». La pensano tutti così, ma se devono essere nervosi è più per spiegare ai giornalisti presenti i brani inediti con cui si giocheranno un'altra fetta di destino. Da un veloce volo a planare sulle canzoni si accerta la quasi scomparsa della chitarra (un singolo arpeggio su sette brani, rip), l'estrema fiducia nelle tastiere e nei suoni elettronici, una ritmica per lo più elementare (quarti in battere e tanti saluti) e la voglia di parlare d'amore. In diverse declinazioni però, e questo è un bene. Di amore e di «cose semplici» parla e canta Eugenio, cantautore indie-pop che, presentando Cornflakes, specifica: «Preferisco definirmi real pop: resto sulla realtà». La produzione di Federico Nardelli (Ligabue) si sente tutta, e non è sbagliato definire questo il più personale degli inediti, anche se le strizzatine d'occhio a Gazzelle e Calcutta ci sono. Seppur da età e prospettive diverse, sulla dance in lingua inglese puntano curiosamente i due catanesi, la 16enne Giordana e il 28enne Nicola. La prima taglia corto: «Chasing Paper è stata composta dal mio idolo Sia Furler e mi rappresenta al 100%». Il secondo, armato di Like I Could (tra gli autori Tom Walker) spiega: «Sono quello che è cambiato di più a X Factor, ma se restavo classico sarei morto subito». Il duo Sierra propone il brano trap Enfasi, prodotto da Big Fish, «un brano che risale a quattro anni fa, ma solo ora è davvero maturo». Davide Rossi sembra il più acerbo con il leggero pop Glum: «Per me è solo il punto di partenza», e ha ragione. Occhio alla piccola Sofia, perché il lento A domani per sempre è di perfetta sartoria italiana mentre il rap Elefante dei Booda ha il coraggio di un ritornello ritmicamente insolito.

Tutti assicurano di avere dai quattro ai dieci brani già nel cassetto.

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