"Ci sono persone che si abbattono di fronte alle avversità e c’è chi, come me, si ripete: 'Io valgo, e valgo tanto'". Ai microfoni di Chi Nina Moric smentisce le voci secondo cui lo scorso 12 aprile avrebbe tentato il suicidio tagliandosi le vene. "Se fosse vero il mio tentato suicidio sarebbe stato incosciente riportarlo con tanta leggerezza - dice - la salute di una persone non è un argomento da dare in pasto all’opinione pubblica, soprattutto quando c’è di mezzo un minore".
Nina è stata ricoverata in ospedale per un incidente domestico, ma inizialmente si era temuto un gesto da autolesionismo. "Tornavo dal set del film Mia figlia si sposa e mi sentivo debole - racconta - soffro di anemia, ho la pressione bassa e sono caduta in cucina. Mi sono fatta male e mia mamma, quando mi ha vista, si è molto spaventata. C’era del sangue, ma se mi fossi tagliata le vene non sarei qui, sarei in ospedale sotto osservazione e avrei dei segni. Sono entrata in codice verde e dopo due giorni ero a casa". La Moric smentisce anche che abbia rischiato di perdere l’affidamento del figlio Carlos a favore del fratello di Fabrizio Corona, Francesco, zio del bambino. "Mio figlio è la cosa migliore che abbia fatto, il mio capolavoro - spiega - non potrebbero mai portarmelo via perché sono sicura di essere una brava mamma. Posso aver sbagliato con gli uomini, ma con mio figlio no. Ha quasi 13 anni, siamo cresciuti insieme, prima ero solo la mamma adesso sono anche un’amica. Non mi sono mai fatta vedere debole da lui perché so cosa comporta per un figlio la sofferenza dei genitori. Carlos mi vede forte, per lui sono stata una madre e un padre. Ho imparato anche a mettere da parte l’orgoglio: non ho mai negato a mio figlio la possibilità di avere un rapporto con suo padre (Fabrizio Corona, ndr)".
Dell’ex marito, detenuto nel carcere di Opera e sotto osservazione psichiatrica, la Moric rivela che "l’esperienza in carcere lo stia ammazzando", anche se vede che sta reagendo. "Scrive libri, lettere, fa progetti - spiega - ha sempre avuto la capacità di trovare il meglio nel peggio, di sicuro sta soffrendo ma in quella sofferenza trova anche il lato positivo". "Sono andata a trovarlo, ed è sempre un bell’uomo. Ma non mi chieda se l’ho trovato cambiato perché le persone non cambiano.
Magari migliorano in quello che hanno di buono e peggiorano nei lati negativi, ma cambiamenti radicali sono difficili". E conclude l'intervista a Chi dicendo: "Ogni volta che nella mia vita sono caduta ho pensato solamente che tutto stava ricominciando. Perché io cado, ma non striscio. E mi rialzo sempre".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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