Sanremo è Sanremo

Da oggi tutti ct di Sanremo

Stasera inizia il 72esimo Festival e, come il solito, quasi tutti gli italiani si trasformeranno in discografici, vocal coach o deejay

Da oggi tutti ct di Sanremo

LE TENSIONI

Ranieri impeccabile. Morandi jovanottesco. Michele Bravi timido e raffinato. Ieri tutti i cantanti hanno provato per l’ultima volta le loro canzoni sul palco dell’Ariston, ma per la prima volta le prove sono state un vero spettacolo perché, dopo il “caso Irama” contagiato l’anno scorso e quindi in gara con il brutto video delle prove, tutti i cantanti si sono presentati concentrati e in abiti di scena. La più efficace? Elisa, che ha dato vere disposizioni ai musicisti. La più concentrata? Emma, seguita da Francesca Michielin che ne dirige l’orchestra con un bell’abitino bianco blu.

SANREMOLOGIA

Stasera inizia il 72esimo Festival e, come il solito, quasi tutti gli italiani si trasformeranno in discografici, vocal coach o deejay. Meglio questa, no quello, vince lei, no lui, anche se il ritornello preferito sarà come sempre “fanno tutti schifo”. E’ la forza di Sanremo, una delle prime palestre di qualunquismo della storia italiana.

UN CORSO DI SOPRAVVIVENZA

Ma la vera incognita del Festival che inizia oggi non è chi vincerà ma chi sopravviverà fino alla fine davanti alla tv. La durata del Festival si prevede così sterminata che il Grande Fratello Vip gli fa un baffo. Orario previsto: oltre l’1.30. Perciò, alla domanda “guarderai Sanremo”, la risposta tipica di è quella di Bruno Vespa ieri mattina a Eleonora Daniele su Rai1: “Almeno in qparte sì”. Questa è classe.

LA SALA STAMPA

Sostanzialmente è più facile entrare al Pentagono che nella Sala Stampa al Casino. Oltre alle scale da decatleta prima di fare ingresso nel palazzo, ci sono più controlli che per prendere un Frecciarossa a Termini. Check del green pass appena entrati. Poi check della temperatura all’ingresso della Sala e check del pass sanremese, naturalmente con margine di errore dell’80% perché il sensore non rileva, bisogna avvicinare, allontanare, spostare, inclinare la tessera eccetera. Poi finalmente l’ingresso. A quel punto il più e fatto e il Festival si potrebbe vedere dalla tv.

LA QUIETE DI FABRIZIO MORO

Seduto su di un divanetto dell’Ariston (che negli anni ha ospitato, vado a memoria, Iva Zanicchi, Max Pezzali, Nek, Ornella Vanoni e Damiano dei Maneskin), Fabrizio Moro è imperturbabile in attesa delle prove. Di fianco a lui Gabriele Parisi, gigante del management musicale. Moro è il contrario della sua canzone in gara qui: tranquillo e sereno. Sul palco, poi, farà capire per l’ennesima volta, quanta forza emotiva riescano a trasmettere la sua musica e le sue parole.

SIAMO CANTANTI O MONACI?

Fino a due anni fa la vita dei cantanti a Sanremo era fitta di incontri, selfie, interviste, pranzi e apparizioni qui o là. Adesso sono tutti protetti, chiusi, quasi reclusi in albergo o, più spesso, in casa. Emma e Francesca Michielin vivono in una grande casa con il proprio staff. Idem Dargen D’Amico. Chi è in albergo ha un cordone protettivo che impedisce qualsiasi pericolo di contagio.

Non si sa quale brano vincerà, ma la paura ha già stravinto prima che inizi la gara.

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