Il lato buono del mostro: è il cinerevisionismo di moda. Ora tocca a Dracula Untold (dal 30) rivoltare come un guanto la figura del sanguinario vampiro, celebrato da Bram Stoker nella sua fondamentale opera del 1897 e dal regista Francis Ford Coppola quale icona dei non-morti, per farne un antieroe epico, padre amoroso e marito devoto. Nonché Principe Impalatore: avviene una metamorfosi ardita, per cui Vlad III, governatore della Valacchia dal 1448 al 1476, noto perché uccideva i nemici infilzandoli con un palo nelle terga, si trasforma in Dracul, demone-drago, pronto a sacrificarsi per il bene del suo popolo. Di sangue ne circola poco, in questo fantasy di Gary Shore, che cerca il consenso globale mescolando atmosfere gotiche da Signore degli Anelli " - infatti il protagonista, Luke Evans, fa Bard l'Arciere nella saga Hobbit - e il tormentone vampiresco, in ribasso dopo la fine di Twilight . Ma la novità è che la parte più coinvolgente della storia, girata sulle verdi colline intorno a Belfast, riguarda il rapporto padre-figlio: l'Impalatore non ci sta a cedere ai Turchi perfidi il proprio figlio, come fece suo padre con lui. Perciò scatenerà una guerra, da lui combattuta anche mandando torme di pipistrelli ad accecare l'esercito nemico. E subentra il concetto di dimensione umana del succhiasangue, che sa resistere di fronte alla giugulare pulsante della moglie Mirena, alias Sarah Gadon, attrice canadese amata da Cronenberg e da Kaurismaki, presente anche in Spider Man 2 .
«Ho visto il film di Coppola, ma la storia, qui, comincia 400 anni prima della nascita di Stoker, per cui avevo piena libertà. In comune con Vlad ho soltanto i canini aguzzi: ho voluto rendere credibile il percorso umano di Dracula, il primo super-eroe imperfetto dell'Europa orientale, stando al folklore popolare», spiega il gallese Evans, attore di teatro che vedremo in Fast&Furious 7 e nell'erigendo Il Corvo , altra pellicola di culto da revisionare «con personaggi totalmente nuovi». Se nel film, l'aitante Luke teme la luce e l'argento, nella vita vera è uno spericolato.
«Ho corso le Mille Miglia su una Lancia Aurelia ed è stato fantastico essere riconosciuto dai ragazzini, nel paesino italiano, dove ho preso un caffè», racconta. Per Sarah Gadon, nel film abbigliata secondo la moda preraffaellita, «Mirena è la bussola morale di Dracula». Messaggio ricevuto: anche i vampiri hanno un'etica.