Oscar: ecco gli attori che li boicotteranno

Una campagna di boicottaggio nata da Spike Lee sta prendendo piede nel mondo dello spettacolo e tra gli appassionati di cinema: l'assenza di candidati afroamericani ai prossimi Oscar sarebbe alla base della polemica

Jada Pinkett Smith e Will Smith/LaPresse
Jada Pinkett Smith e Will Smith/LaPresse

Dopo le recenti esternazioni del regista e attore Spike Lee, un numero sempre più corposo di attori, registi e membri dello spettacolo ha deciso di boicottare i prossimi premi Oscar. L’assenza di afroamericani nella rosa dei 20 candidati agli Academy Awards, per il secondo anno consecutivo, ha fatto nascere la polemica che è cresciuta forte fino alla decisione di non partecipare all’evento. Promotore dell’iniziativa lo stesso Lee, che ha scelto il compleanno del Dr. Martin Luther King per annunciare la sua assenza alla premiazione, nonostante debba ricevere l’Oscar onorario. L’hashtag che ha invaso la rete è #OscarsSoWhite e in tanti hanno raccolto l’invito a non presenziare e neppure visionare l’evento. Tra questi l’attrice Jada Pinkett-Smith, moglie di Will Smith, che ha sottolineato come gli afroamericani siano presenti all’evento solo per consegnare premi e divertire. Ma sono sempre pochissime o quasi nulle le candidature ai premi di rilievo.

Lo stesso marito Will Smith è intervenuto sostenendo la campagna e sua moglie, affiancato da Idris Elba, Samuel L. Jackson, Tyrese Gibson e Snoop Dogg. Mark Ruffalo, candidato come migliore attore non protagonista, starebbe valutando la possibilità di non partecipare alla premiazione. Danny De Vito si è espresso in merito, sottolineando come la responsabilità non sia da imputare al premio in sé, ma a una società americana piuttosto razzista. Dello stesso avviso è l’attore Don Cheadle, che ha ribadito come questo sia un sintomo, per questo bisognerebbe scavare e raggiungere la radice. Anche George Clooney ha rimarcato come l’Academy sia stia muovendo nella direzione sbagliata, mentre Reese Witherspoon vorrebbe un’assemblea di votanti maggiormente diversificata. Il presentatore della serata, Chris Rock, ha deciso di riscrivere il monologo di entrata in funzione della campagna lanciata da Lee e Pinkett.

Controcorrente gli attori Charlotte Rampling e Michael Caine, i quali hanno rimarcato in modo pacato come l’Oscar debba andare a chi è più meritevole, a prescindere dal colore della pelle.

Più caustico l’attore e regista Clint Eastwood che sostiene di non voler partecipare alla polemica, ma poi aggiunge che in molti vorrebbero vincere l’Oscar ma, non riuscendoci, si abbandonano alle lamentele. In attesa dell’evento mondiale che avrà luogo il 28 febbraio a Los Angeles la campagna di boicottaggio sembra proseguire in modo serrato, con sempre più sostenitori anche tra il pubblico televisivo.

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