Quando si parla di tele/radiocronache calcistiche sono tutti bravi soprattutto a criticare. Quel tale non capisce nulla. Quello parla troppo. Quell'altro fa dormire e via scrivendo (sul Corriere della sera Aldo Grasso ha appena affondato la coppia di Raiuno formata da Alberto Rimedio e Alberto Zaccheroni).
Quindi, persi come siamo in un mondo di critiche a qualsiasi costo purché facciano notizia, non si parla quasi mai di quelli bravi. Come Paolo Pacchioni di Rtl 102.5.
È partito nel 1995 dal Giro d'Italia ma oggi, se escludiamo qualche piccola parentesi leggendo il radiogiornale, racconta sostanzialmente il calcio. E lo fa bene.
Non è spettacolare. Non è melodrammatico e neppure filosofico. È uno speaker con una coinvolgente fluidità di racconto che mescola la precisione del cronista con la competenza dell'intenditore. Sia che commenti in solitario o, più raramente, in coppia con il versatile ed esperto Fulvio Giuliani e addirittura in compagnia dei folcloristici Pio e Amedeo, Paolo Pacchioni ti tiene sempre in partita.
Racconta. Descrive. Rende l'atmosfera della partita e ha sempre in pugno la situazione.
Senza pontificare né dispensare consigli da commissario tecnico (peraltro quasi mai richiesti). Una vera rarità in un mondo di speaker autoreferenziali al limite della noia e presunti super esperti titolari di contrattoni blindati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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