Coronavirus

Paolo Maldini: "Ho sentito un nuovo nemico Ecco perché non è l'influenza"

Paolo Maldini racconta di aver contratto il coronavirus, ma non è stato l'unico della sua famiglia: "Il fisico combatte contro un nemico che non conosce"

Paolo Maldini: "Ho sentito un nuovo nemico Ecco perché non è l'influenza"

All’elenco degli sportivi che hanno contratto il coronavirus si aggiunge Paolo Maldini, ex capitano del Milano e oggi dirigente sportivo, che al Corriere della Sera ha raccontato la sua esperienza e quella di tutta la sua famiglia.

In casa Maldini, infatti, non è solo Paolo ad avere il coronavirus, ma anche il figlio minore Daniel che ha solo 18 anni. Lo sportivo, però, è certo che anche la moglie e il figlio Christian abbiano contratto tempo addietro il Covid-19 e, nonostante i suoi sospetti non siano mai stati confermati, l’ex capitano del Milano ha spiegato: “Mia moglie ha avuto un’influenza molto lunga, molto strana, è stata tre settimane a letto. Prima ancora, verso metà febbraio, il nostro primogenito, Christian, che ha 23 anni e vive con noi, ha avuto una brutta influenza, in famiglia forse è quello che è stato peggio di tutti. Io ho avvertito i primi sintomi giovedì 5 marzo”.

Tutta la famiglia Maldini, quindi, è stata contagiata. Ora Paolo sta meglio ma, in merito a questo virus, conferma con certezza che non si tratta della classica influenza. “Io conosco il mio corpo. Un atleta conosce se stesso. I dolori sono particolarmente forti – ha detto - . E poi senti come una stretta al petto… È un virus nuovo. Il fisico combatte contro un nemico che non conosce”.

Sin dai primi sintomi avvertiti, “dolori alle articolazioni e ai muscoli” e “febbre: mai più di 38 e mezzo”, Maldini ha scelto di rimanere a casa saltando anche la partita Milan-Genoa, curandosi semplicemente con la Tachipirina perché, fortunatamente, non ha mai avuto bisogno di antivirali.

La conferma della positività al coronavirus è arrivata solo qualche giorno fa, prima non gli è stato possibile fare il tampone perché i sintomi presentati erano quelli dell’influenza. “[...]Poi ho scoperto che un amico, che avevo incontrato il 23 febbraio, era positivo, come un’altra persona che lavora con me. Non sappiamo chi ha iniziato la catena – ha raccontato, spiegando di aver fatto il tampone solo qualche giorno fa – [...] Sapevo già di avere il virus. Sentivo che non era un’influenza come le altre; e poi per l’influenza avevo fatto il vaccino. Certo, un po’ di preoccupazione ti viene. Un mio amico ha avuto problemi respiratori, è ricoverato all’ospedale di Legnano, non dorme, ha gli incubi… A me è andata meglio. Comunque sono qui confinato da diciotto giorni con la mia famiglia”.

Dopo quasi venti giorni, Paolo Maldini ha spiegato di sentirsi molto meglio. “Il peggio è passato. Ho ancora un po’ di tosse. Secca, come sente. Ho perso gusto e olfatto, speriamo tornino – ha fatto sapere - . È stata come un’influenza un po’ più brutta.

Ma non è una normale influenza”.

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