Cultura e Spettacoli

Party in casa dei vicini, Gassmann fa il delatore

L'attore ha denunciato sui social network i vicini di casa per una festa in zona rossa. Ma il suo tweet ha aperto un'accesa di discussione

Party in casa dei vicini, Gassmann fa il delatore

Sta facendo discutere il provocatorio tweet che Alessandro Gassmann ha pubblicato nelle scorse ore su Twitter e nel quale ha denunciato virtualmente alcuni vicini per una festa in casa organizzata in piena zona rossa. Avrà chiamato la polizia o avrà desistito in nome dei rapporti di buon vicinato? L'attore lo ha svelato nei commenti, ma intanto sul web la polemica si è letteralmente infiammata. Tra fautori della denuncia reale - più che virtuale - e sostenitori della libera scelta e del "fatevi i fatti vostri".

Mentre gli imprenditori scendono in piazza e manifestano per tornare a lavorare e ad aprire locali e negozi, c'è una parte di italiani che ancora ignora le disposizione e interpreta le restrizioni a modo proprio. Dai vip ai furbetti delle feste in casa, in tanti da mesi aggirano i divieti imposti dalla pandemia, ma a tutto c'è un limite deve aver pensato Alessandro Gassmann. L'attore ha infatti deciso di "denunciare" virtualmente alcuni vicini di casa per un party: "Sai quelle cose di condominio quando senti in casa del tuo vicino, inequivocabilmente il frastuono di un party con decine di ragazzi?... hai due possibilità: chiamare la polizia e rovinarti i rapporti con il vicino, ignorare e sopportare, scendere e suonare...". Un dubbio che più che amletico è apparso a molti una vera e propria sfida su civiltà e moralità e che ha messo in mostra le opinioni discordanti del popolo del web.

In pochissime ore il cinguettio su Twitter di Alessandro Gassmann ha raccolto migliaia di like e ricevuto centinaia di commenti in risposta. Da una parte i sostenitori della legalità: "Bravo. Bisogna iniziare a denunciare quando si vedono comportamenti non "idonei", "I reati (e di questo si tratta) vanno denunciati. Punto e basta". Dall'altra i fautori della libertà, anche in tempi di pandemia: "Un po' di pazienza... Sarebbe bastato avvisarli anziché passare subito alle denunce...! Sei stato ragazzo anche tu!", "Farsi gli affari propri secondo me rimane l’unica opzione...". Fino ai più polemici: "Io non stavo a scrivere su Twitter per vedere chi approva e chi no. Facevo quello che ritenevo giusto e basta".

Il tweet di Gassamann ha offerto uno spaccato di vita reale ai tempi del lockdown con decine di racconti simili e altrettante denunce virtuali contro vicini festaioli e dirimpettai senza regole. L'attore, nel rispondere ad alcuni utenti, ha spiegato di non aver voluto parlare con i vicini per far cessare la festa: "Non riesco, salta la mosca al naso". Un modo carino per dire che l'irritazione nel doverlo fare avrebbe preso il sopravvento. E di aver realmente denunciato: "Fatto il mio dovere. Fiero".

E gli altri vicini? In silenzio, "sempre" ha specificato tra l'ironico e il serafico l'attore, a chiudere il quadro di un normale weekend in zona rossa.

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