Lui dovrebbe incarnare il nuovo spirito della Rai. Quella tv di Stato moderna, smart, tecnologica, creativa, giovanile, tanto annunciata dal direttore generale Antonio Campo Dall'Orto e che attendiamo di vedere in onda a partire da settembre. Lui è Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, difficilmente definibile: attore, regista, conduttore televisivo, scrittore, autore. Insomma un vulcano di quelli veri, in continua eruzione, uno che facendosi le ossa alle Iene è arrivato a creare quel piccolo capolavoro del film La Mafia uccide solo d'estate. E ha fatto bene la neo direttrice di Raitre Daria Bignardi a sceglierlo per la sua rete, con un progetto a lunga scadenza. Gli affiderà dall'inizio del 2017 una striscia quotidiana (nella fascia oraria della cena) dove interpreterà dal suo punto di vista sempre stravagante e originale i fatti del giorno o le storie d'Italia: con lui il banale non esiste. Insomma, si spera, un modo di fare tv originale e che attragga pubblico meno anziano. In attesa del programma-pillola, Pif sarà la voce narrante della serie tratta dal suo noto film sulla mafia che andrà in onda in autunno su Raiuno in sei puntate.
Tema portante sarà ancora una volta legato alla malavita e alla storia italiana a cavallo tra gli anni '70 e '80. Con lo stesso tono scanzonato del lungometraggio, racconterà mescolando tragedia e commedia la storia di una famiglia «normale» in anni sanguinosi e terribili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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