Il giardino del De Bains ha ospitato, come da tradizione, il gala conclusivo del Festival. Cera Maria Grazia Cucinotta in vesti di madrina, un menu a «isola», qui i primi, lì i secondi eccetera, mille invitati, buffet in piedi e tavoli placé solo per attori, registi e produttori dei film premiati. Lultimo party danzante è stato invece al Blumoon, sulla spiaggia e aveva come nome lappropriato «Titoli di coda». La sera prima a Ca Vendramin Calergi cera stato il party per Sylvester Stallone, mentre il Cipriani si è rivelato il décor perfetto per Tom Ford, così come lo era già stato per George Clooney e la sua bella, quella Elisabetta Canalis che fa storcere il naso a tutte le giornaliste più o meno cinefile perché non considerata allaltezza.
Nellinsieme è stato un Festival sotto tono quanto a glamour: la passerella risultava ridotta per lavori in corso, le sale interne del De Bains, abbandonate, sembravano le sale daspetto delle stazioni, lExcelsior, a cui avevano in parte coperto la piscina scoperta, era funestato dal Lancia caffè dove body-guard con poco stile e molta supponenza la facevano da padroni, complice la latitanza di chi avrebbe dovuto fare da addetto stampa. Un clima da smobilitazione, visto che per i due alberghi-regina del Lido si prevedono restauri notevoli.
Al solito, per gli appassionati di cinema la parte del leone lha fatta il Quattro fontane, dove gran parte dei produttori hanno portato i loro attori e i loro registi. Si sono viste la Birkin e la Huppert, la Buy e Castellitto, Scamarcio, Placido e Tornatore, Citto Maselli e un polemico Squitieri che solo la vista di Rossella (non il presidente della Medusa, ma una delle cameriere) ha contribuito a rasserenare.
SS
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