Il politicamente scorretto di Michela Giraud conquista Netflix

Michela Giraud debutta su Netflix con un spettacolo comico stand-up in cui travolge tutti con il suo politicamente scorretto

Il politicamente scorretto di Michela Giraud conquista Netflix

In un'altra epoca e in un altro tipo di società si sentirebbe dire che Michela Giraud "fa ridere come un uomo". Ma la comica romana, apparsa a Colorado e Lol - Chi ride è fuori riesce a far ridere proprio perché è una donna. Con il suo spettacolo stand-up La verità, lo giuro! in arrivo il 6 aprile su Netflix, Michela Giraud decostruisce e annienta ogni possibile pregiudizio o preconcetto e si presenta al pubblico affamato, sola, su un palcoscenico di cui è l'assoluta protagonista.

Registrato al Vinile di Roma La verita, lo giuro! è uno spettacolo in cui la Giraud spinge all'ennesima potenza la sua comicità: quella, cioè, che prende la femminilità e l'allontana da qualsiasi rimasuglio di stilnovo dantesco. Via le donne che sono solo angeli del focolare, che parlano come in un romanzo di Jane Austen e che svengono alla vista del sangue. Michela Giraud, quasi suo malgrado, diventa emblema di un mondo di intendere il femminile che è moderno, attuale e soprattutto reale. Nel racconto dei corpi che cambiano, dell'adolescenza vista come un incubo per l'incapacità di relazionarsi all'altro sesso, Michela Giraud racconta se stessa e, soprattutto, racconta una fetta di popolazione che finalmente può ridere di se stessa, sentendo le battute venire da una "voce amica", scevra di crudele ingiustizia e piena invece di una divertita partecipazione.

La forza di Michela Giraud, che viene confermata nello spettacolo di Netflix della durata di un'ora, è proprio quella di usare un politicamente scorretto che non guarda al passato, ma che è ben radicato nel presente, in una società che finge l'inclusività solo per ottenere una sorta di patentino di buona educazione. Michela Giraud, invece, divora il palco: pur stando ferma e senza altri strumenti di scena se non un abito che rifletta la luce che lo colpisce, questa giovane comica romana non si premura di tirare il freno a mano, non si nasconde dietro un facile buonismo con battute fiacche che servono soprattutto per non far arrabbiare nessuno. Sboccata, romana fino al midollo, capace di sviscerare anche i suoi momenti di fragilità trasformandoli in materiale comico, Michela Giraud continua a essere una ventata d'aria fresca in un mondo artistico dove voci come la sua non solo sono preziose, ma sono fondamentali.

Inoltre, guardando La verità, lo giuro! Michela Giraud sembra aver fatto proprio un insegnamento che viene dal film Chi ha incastrato Roger Rabbit? Nel film di Robert Zemeckis l'iconico coniglio dichiara una sentenza che non va mai fuori di moda, quando dice: "Una risata può essere una cosa molto potente. A volte, nella vita, è l'unica arma che ci rimane." Michela Giraud sembra voler fare la stessa cosa: usare l'ironia, il sarcasmo e la risata in generale come una sorta di incantesimo di protezione, uno scudo e insieme un antidoto contro la sofferenza che attanaglia il mondo. Nel suo spettacolo si parla di accettazione, di malattia, di odio gratuito: temi questi che di solito (e a volte giustamente) vengono trattati con i guanti bianchi, come creature di cristallo pronte a incrinarsi al primo problema.

La comica, invece, li prende di petto, travolgendoli e riportandoli a una situazione di normalizzazione: il che non significa prendersi gioco delle debolezze, ma mettersi sotto un riflettore e mostrare le fragilità di modo che non diventino materiale per ulteriori prese in giro o mancanze di rispetto. Perché a volte l'unico modo per farsi sentire è essere diabolicamente e comicamente scorretti.

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