La sofferenza che accompagna la perdita di una madre non si può dimenticare, né è un fatto a cui ci si abitua. Il principe William ha convissuto per anni con questo dolore insieme al fratello Harry e sa cosa significhi. In un documentario della BBC dedicato al tema della salute mentale, riportato da Il Messaggero, il duca di Cambridge ha dato voce a questa tristezza, dichiarando che la morte della madre è “un dolore senza eguali”. William, che ha perso la madre quando aveva 15 anni, ha aggiunto: “Ci ho pensato molto e sto cercando di capire perché mi sento in questo modo, ma penso che, quando subisci un lutto così giovane, in realtà a qualunque età, ma in particolare quando sei un bambino, lo comprendo per esperienza, senti un dolore che non ha eguali”.
William, insieme alla moglie Kate e ai duchi di Sussex, tengono molto al tema della salute mentale, tanto da dedicare al tema la gran parte dei loro sforzi. L’argomento ha persino fatto riavvicinare i due figli di Lady Diana, che stanno portando avanti numerose iniziative come, per esempio, una app dedicata alla mental health e un documentario firmato Apple con Oprah Winfrey. Il duca di Cambridge ha parlato anche della necessità, per i giovani, di comunicare, di affrontare i loro problemi senza tenerli dentro, come è tipico del carattere inglese. A questo proposito ha aggiunto che bisogna “rilassarsi un po’ e riuscire a parlare delle proprie emozioni, perché non siamo robot”.
Una dichiarazione importante, fatta da un membro della Royal Family, notoriamente molto attenta a non lasciarsi andare alle emozioni. Per William, invece, i sentimenti non sono debolezze e nel suo discorso alla BBC lo ha espresso chiaramente, ribadendo che tutti, uomini e donne, hanno diritto a esprimere anche ciò che tengono nel cuore, se è ciò che desiderano.
Rivelando apertamente i propri sentimenti il primogenito di Diana sta scardinando il motto della famiglia reale: “Never complain, never explain”, cioè “mai lamentarsi, mai dare spiegazioni” che ha caratterizzato generazioni di Windsor e, per riflesso, anche l’indole di gran parte del popolo britannico.
