Priscilla, e il rock guarda verso l'alto

La voce dei Teodasia scrive testi simbolici su un sontuoso tappeto di metal sinfonico

Priscilla, e il rock guarda verso l'alto

È giovane e bella, nipote del maestro Zeffirelli; veronese, ha vissuto a lungo in Nuova Zelanda dove è diventata campionessa giovanile di golf. Ma Priscilla (nella foto) ha una voce potente ed estesa, del resto è nata col «belcanto» interpretando Monteverdi, poi il suo estro creativo è tracimato nel rock metal e sinfonico, molto orchestrato e con accenti «firepower» ed è diventata la cantante e autrice dei testi di Teodasia, gruppo che ha da poco pubblicato il concept album Upwards e che ha tenuto poche sere fa il suo primo importante concerto all'Alcatraz, tempio del rock milanese.
«Sono passata attraverso numerose fasi musicali - racconta Priscilla - dal belcanto all'opera al musical di Andrew Lloyd Webber e poi sono rimasta affascinata dal rock di Jimi Hendrix, così ho deciso di dedicarmi definitivamente alla musica. Da due anni sono entrata nei Teodasia del batterista Francesco Gozzo e da lì è nato il nostro nuovo messaggio». Già, perché per Priscilla e i Teodasia il contenuto delle liriche, il messaggio, è importante come e (forse) più della musica. «Il nostro è rock sinfonico e metal dal sapore ottimista - continua la cantante -; una riflessione di fondo sulla vita contemporanea in cui il nostro sound prende forma dalla Luce che indica la strada da percorrere, non a caso l'album si intitola Upwards, cioè «verso l'alto» e ha una duplice lettura. Da un lato quella umana che significa, in ogni situazione della vita, alzarsi o rialzarsi; dall'altro quella spirituale che incita ad innalzarsi. Per questo nei miei testi traggo spunto da numerose fonti, dai testi biblici a quelli mitologici e dalla cultura popolare dei luoghi più diversi». Se le chiedete chi l'ha più ispirata, Priscilla snocciola un'eterogenea lista di nomi specificando che «non è il genere che mi intriga ma la timbrica dei cantanti». Così cita Kate Bush e Sarah Brightman, Steven Tyler degli Aerosmith e persino Jimi Henrdix «che non ha una bella voce ma molto calda ed espressiva, insomma una voce che emoziona». Nei prossimi mesi i Teodasia terrano altri concerti in locali famosi a Firenze e a Roma e stanno lavorando ad un nuovo minialbum.

«Ma abbiamo tanti pezzi pronti - incalza Priscilla - e per ora preferiamo produrci da soli. Siamo distribuiti in Italia e Scandinavia. Abbiamo fan club in Giappone e buone recensioni negli Usa. Il successo? Casomai è una conseguenza della nostra opera, non un obiettivo».

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